Il nostro Paese può vantare una legislazione molto stringente sulla difesa di un grande patrimonio naturale: a spiegarlo Davide De Laurentis, già vicecomandante dei Carabinieri Forestali.
L’Italia, fortunatamente, ha una legislazione particolarmente efficiente nella tutela delle foreste. Un patrimonio naturale che è un vero e proprio vanto per il nostro Paese, e che le leggi attualmente in vigore permettono di difendere contro ogni minaccia. Lo spiega chiaramente Davide De Laurentis, già vicecomandante dei Carabinieri Forestali.
“La legislazione italiana, sulle foreste, è una delle più puntuali in Europa. Le foreste sono tutelate dal vincolo paesaggistico introdotto nel 1985 con la famosa Legge Galasso e poi trasposta all’interno del Codice dell’Ambiente e del Codice per i Beni Paesaggistici e Culturali. Può capitare che vi siano tagli non autorizzati o difformi con quanto autorizzato, ma i controlli sul territorio ci sono e sono molto puntuali” – il punto di De Laurentis – “Non parlerei di deforestazione, perché per essa intendiamo il taglio a raso di una superficie boscata e il cambiamento totale d’uso. Diciamo che in Italia viene autorizzato un taglio che preleva solo una piccola quota parte dell’incremento legnoso rispetto al precedente taglio“.
“La legislazione attuale è abbastanza stringente, poi consideriamo che oltre al 100% tutelato, c’è anche anche il vincolo idrogeologico che insiste su un altro 87%. In più, un 35-40% di boschi è ulteriormente tutelato insistendo in aree protette che hanno ulteriori misure di salvaguardia e controlli che sono un deterrente efficace contro i tagli abusivi” – ha aggiunto il già vicecomandante dei Carabinieri Forestali – “In Italia siamo molto bravi a fare le leggi, poi però vanno applicate. Ad ogni modo, un effetto deterrente è stato ottenuto con la legge sugli incendi boschivi del 2000 e successive modifiche. Un bosco percorso dal fuoco, o anche un pascolo, per 15 anni non può mutare di destinazione. Oggi, per far fronte anche a eventuali ritardi delle amministrazioni comunali che non viaggiano tutte alla stessa velocità, la legge prevede che il terreno percorso dal fuoco venga individuato come tale anche catastalmente. Nel momento in cui i Carabinieri Forestali fanno il rilievo sul territorio, viene pubblicato sul sito web dell’Arma e automaticamente su quel terreno è imposto il vincolo di non edificabilità“.