Da anni ha scelto varie misure improntate sulla sostenibilità, aderendo all’Unfccc e ottenendo anche il riconoscimento dell’Onu.
Anche il mondo del calcio cerca di abbracciare la sostenibilità. Sono diversi i grandi club e i calciatori che hanno scelto pratiche eco-friendly, specialmente all’estero. In Gran Bretagna, però, c’è un piccolo club che ha fatto dell’ambientalismo il proprio tratto distintivo: si tratta del Forest Green Rovers, squadra di Nailsworth (piccolo centro del Gloucestershire) che milita nella Football League Two (la quarta serie del calcio inglese). Negli ultimi anni, il Forest Green Rovers ha anche ottenuto un importante riconoscimento da parte dell’Onu per l’impegno ambientale, che da quelle parti viene considerato a 360°.
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Il Forest Green Rovers, infatti, ha scelto di aderire allo United Nations framework convention on climate change (Unfccc), il programma della convenzione quadro dell’Onu sui cambiamenti climatici. Non solo: ha ottenuto la certificazione ‘carbon neutral’ per le proprie scelte di gestione della società, che coinvolgono direttamente anche i calciatori. Il campo d’allenamento, infatti, viene alimentato al 100% da energia ottenuta da fonti rinnovabili e i suoi calciatori devono seguire una dieta rigorosamente vegana.
La scelta del club è stata premiata anche dalla certificazione della Vegan Society e il Forest Green Rovers non ha mai nascosto i motivi di questa decisione: ridurre l’impatto ambientale del consumo di carne, favorire il benessere degli animali, educare i tifosi verso un’alimentazione più sana e sostenibile ma anche ottenere performance atletiche migliori per i calciatori.
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Il presidente del Forest Green Rovers è Dala Vince, imprenditore attivo nel settore della riconversione energetica con la sua azienda Ecocity. Non stupisce, quindi, che lo stadio, il New Lawn (costruito nel 2006), sia dotato di un impianto fotovoltaico installato sui tetti di una tribuna e che fornisce alla struttura il 10% dell’energia elettrica utilizzata. Il terreno di gioco, invece, viene fertilizzato con concimi naturali, l’erba viene tagliata da un robot alimentato da energia solare e il sistema di irrigazione funziona grazie ad un sistema di raccolta dell’acqua piovana, per il risparmio idrico.
Inoltre, all’esterno dello stadio ci sono colonnine per la ricarica di auto elettriche: sia i giocatori che i tifosi sono incoraggiati dal club a scegliere la mobilità sostenibile. E c’è anche un progetto molto ambizioso, che prevede di istituire una riserva naturale nell’area verde a ridosso dello stadio, oltre ad una ristrutturazione dello stesso impianto da realizzare in legno.
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