Forest City, soluzioni basate sulla natura per città resilienti. A Roma il convegno organizzato dall’Arma dei Carabinieri

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Il 29 e 30 maggio Roma ospita “Forest City”, congresso internazionale sui temi della forestazione urbana e della resilienza delle città al cambiamento climatico, organizzato dall’Arma dei Carabinieri.

Foreste e città, due termini che hanno sempre indicato due luoghi ben distinti ma che invece dovrebbero essere concepiti ed immaginati come un unico luogo.

Ed è proprio il ruolo delle foreste nelle città come nuovo approccio per favorire la rigenerazione urbana e umana, il tema centrale della conferenza internazionale promossa dall’Arma dei Carabinieri presso l’auditorium della Biblioteca Nazionale a Roma.

L’obiettivo è quello di contribuire a un cambiamento di paradigma: passare dal verde urbano come “arredo” ed elemento puramente estetico a componente essenziale dell’ecologia urbana.

“Le foreste urbane sono una scommessa per il futuro, nel senso che come risulta dagli studiosi – ha dichiarato il Gen. Andrea Rispoli, Comandante del CUFA – nel 2030/2040/2050, questione di poco tempo ecco, i grandi centri urbani del pianeta, raccoglieranno i 70-80% della popolazione mondiale e questo comporta un impegno per la politica, per gli amministratori, per i gestori, per le forze di polizia, perché l’approccio multi-disciplinare. Un impegno per garantire città sostenibili, inclusive, sicure”.

L’espansione urbana, spinta anche dai crescenti conflitti (più del 50% degli sfollati vive in aree urbane), accresce il consumo di suolo e fa crescere di pari passo l’esposizione agli effetti del cambiamento climatico.

In quest’ottica, l’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn) ha rilanciato la formula 3-30-300 proposta dal Nature-Based Solutions Institute: vedere almeno tre alberi dalla propria abitazione, pianificare che il 30 per cento della superficie di ogni quartiere sia occupata da alberi, raggiungere un parco o spazio verde nel raggio di 300 metri.

“La città sono sicuramente l’origine del cambiamento climatico, sono anche sicuramente le vittime dei fenomeni meteorologici estremi, dell’innalzamento delle acque. Ecco – ha dichiarato l’architetto urbanista, Stefano Boericome le città possono diventare protagoniste invece di una grande campagna per ridurre gli effetti del cambiamento climatico, è quello che discutiamo proprio oggi in questi giorni. Il verde, gli alberi, gli arbusti, le foreste, i boschi sono un aiuto fondamentale, non solo perché assorbono l’anidride carbonica che abbiamo già prodotto ma perché puliscono l’aria da inquinamento prodotto dal traffico o dagli allevamenti intensivi, perché assorbono l’acqua, la trattengono e ci permettono di distribuirla quando serve, perché aumentano la presenza delle specie viventi e quindi della biodiversità che è un elemento fondamentale per la nostra vita e poi perché fanno ombra e l’ombra sarà una risorsa sempre più importante in città sempre più assolate per periodi sempre più lunghi dell’anno”.

La Fondazione Futuro delle città, presieduta dall’architetto Stefano Boeri e con la direzione scientifica del professor Stefano Mancuso, coordinerà università, amministrazioni pubbliche e associazioni per una nuova strategia nell’ambito della forestazione urbana, dell’educazione ambientale e della ricerca.

L’evento è stata l’occasione per fare conoscere meglio, non solo agli addetti ai lavori, casi virtuosi di foreste urbane e periurbane in Italia, in Europa e nel resto del mondo.

Durante la due giorni è possibile visitare anche alcune mostre tematiche come quella che arriva a Roma dopo essere stata a New York presso il Palazzo delle Nazioni Unite, realizzata dall’Arma dei Carabinieri sull’impegno dei Carabinieri forestali nella tutela e nella conservazione della biodiversità in Italia.

Una sorta di viaggio ideale negli straordinari ambienti naturali italiani, un patrimonio unico, con ecosistemi in cui trovano rifugio un gran numero di specie vegetali e animali rare e minacciate di estinzione.

Allestita, inoltre, la mostra Città verdi, che racconta il rapporto tra gli alberi e la città visto da quattro fotografi: Roberto Besana (L’uomo, l’ambiente e l’albero), Fulvio Bortolozzo (L’albero e la città), Luca Chistè (Alberi in città) e Luca Massari (I parchi cittadini).

 

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