A confermarlo è lo stesso staff della pellicola su contraddizioni e orrori degli allevamenti intensivi in Europa.
C’è anche il documentario “Food for Profit” della giornalista Giulia Innocenzi tra i 19 film italiani candidati a rappresentare il nostro Paese agli Academy Awards, cioè il Premio Oscar, in calendario a Los Angeles, in California, negli Stati Uniti d’America, il 2 marzo 2025. A confermarlo è lo stesso staff della pellicola su contraddizioni e orrori degli allevamenti intensivi in Europa. Un’inchiesta che, dopo avere ottenuto il “Premio Ambiente e Società” al 27° Festival CinemAmbiente di Torino, sbarca Oltreoceano.
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Attraverso immagini choccanti e testimonianze sottocopertura, “Food for Profit” svela il vero volto dell’industria della carne nel Vecchio Continente. Un intreccio tra lobby zootecniche e politica, dunque, ma anche una vera e propria incoerenza soprattutto perché le strutture solite detenere maiali, mucche e polli inquinano, e non poco. Eppure, secondo il documentario proiettato in decine di cinema dello Stivale, gli affari, cioè i soldi, sono più importanti del benessere degli animali, della salute umana, della salvezza del Globo. “Tra gli altri Paesi pronti a mostrare l’inchiesta, Australia, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Taiwan“, aveva dichiarato a Teleambiente Giulia Innocenzi.
