
Non ce l’ha fatta il cucciolo femmina di foca monaca del Mediterraneo, ritrovato nei giorni scorsi nei pressi di Torre San Gennaro, comune Torchiarolo (BR). Dopo il ritrovamento il raro esemplare era stato affidato alle cure dei veterinari dell’Ispra, l’istituto superiore per la ricerca ambientale.
Lo annuncia l’Ispra, l’Istituto per la protezione dell’ambiente: il cucciolo femmina di foca monaca del Mediterraneo, ritrovato nei pressi di Torre San Gennaro, comune Torchiarolo (BR) qualche giorno fa, non ce l’ha fatto.
L’esemplare si presentava in stato emaciato, letargico (bassa reattività agli stimoli), dispnoico (difficoltà nella respirazione) anemico ed apatico. Sono stati immediatamente effettuati esami ematochimici e tamponi microbiologici, sempre alla presenza dei veterinari Asl e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competenti. Sono stati somministrati antibiotico di copertura ed idratazione. – si legge sulla pagina Facebook dell’isituto- Il ritrovamento era avvenuto a seguito di una segnalazione. Subito è intervenuto un gruppo di esperti di Ispra e Arpa Puglia, coadiuvato da personale specializzato della Stazione zoologica di Napoli. La zona è stata presidiata dalle autorità competenti della Guardia Costiera, dai Carabinieri Forestali e delle Forze dell’Ordine locali.
Il cucciolo ha continuato a respirare affannosamente nel corso della giornata e, nonostante le cure somministrate, durante le prime ore di questa mattina è deceduto. Sono state informate le Autorità sanitarie e le Forze dell’Ordine competenti; seguiranno, a breve, le indagini necroscopiche presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. L’esemplare sarà analizzato in maniera conservativa, evitando cioè di danneggiare scheletro e pelliccia, per consentirne poi
l’esposizione, per fini didattico-scientifici, al Museo di competenza sul territorio
Erano diversi anni che un esemplare di Foca Monaca non si mostrava sulle coste salentine. Due anni fa, l’avvistamento nelle acque di Tricase porto, documentato con foto e video, il mammifero è apparso Nel 2014 invece, la delegazione di spiaggia di San Foca ne aveva certificato la presenza a Roca Vecchia e a Torre dell’Orso sulle rive adriatiche torna a nuotare e adagiarsi sull’arenile un esemplare di foca monaca.
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Non appena la notizia della presenza dell’esemplare di «Monachus monachus» sulle spiagge delle marine leccesi si era diffusa, arrivando al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, era scattato il sistema di protezione previsto dalla normativa. La foca monaca mediterranea, infatti, è una specie in via di estinzione: in natura se ne contano solo 700 esemplari, sparsi tra l’Egeo, lo Ionio, l’Adriatico, il Mediterraneo centrale e occidentale e l’Atlantico.