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Firenze, crollo in un cantiere: cinque operai morti e tre feriti

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Le ricerche dei vigili del fuoco, rese ancora più difficili dall’impressionante quantità di macerie, sono proseguite per tutta la notte.

È salito a cinque, come purtroppo ci si aspettava, il bilancio delle vittime del crollo avvenuto in un cantiere a Firenze nella mattina di venerdì 16 febbraio. I vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta, anche di notte, nel tentativo di individuare tra l’impressionante mole di macerie anche i corpi degli ultimi due operai dispersi. Il primo è stato individuato e recuperato in tarda serata, l’altro invece non è ancora stato trovato ma le ricerche proseguono incessantemente ma con la massima prudenza, dal momento che parte della struttura rimasta in piedi è ancora pericolante. Il bilancio definitivo è quindi di cinque operai morti e tre feriti. Questi ultimi si trovano ancora ricoverati in ospedale, in condizioni gravi ma fuori pericolo.

La tragedia era avvenuta in un cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga, in zona Novoli, a Nord del centro storico di Firenze. I residenti hanno riferito di aver udito un boato e un tremore così forti da aver pensato ad una scossa di terremoto.
A cedere, probabilmente, un pilone principale della struttura, che ha fatto crollare tutti gli altri a cascata. Ancora da accertare, comunque, la dinamica e le cause dell’incidente: l’ipotesi è che ci sia stato un errore nella procedura di montaggio della struttura, ma sarà la Procura di Firenze, che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, a stabilire se siano effettivamente state rispettate tutte le norme di sicurezza sul lavoro previste dalla legge.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, hanno dichiarato rispettivamente il lutto cittadino e quello regionale. Intanto, però, protestano i sindacati: dopo le quattro ore di sciopero generale in tutta la Toscana, si chiede a gran voce di abolire il sistema di subappalti a cascata, di aumentare il numero di ispettori per i controlli e di inasprire le sanzioni, portandole anche sul piano penale.

Nel 2024, in Italia, si continua a morire sul lavoro. Notizie così tragiche sono praticamente all’ordine del giorno, ma mai a Firenze era avvenuta una tale tragedia all’interno di un cantiere. Stefano Tesi, referente territoriale di Filca Cisl Toscana, ha spiegato: “È una catastrofe mai vista, un fatto molto grave a cui va data una risposta immediata. Situazioni come queste, sul lavoro, non possono accadere“. Carlo Calenda, leader di Azione, ha commentato così: “Profondo cordoglio per quanto accaduto e un ringraziamento a chi in questi minuti si sta adoperando per i soccorsi. Morire sul lavoro, nel 2024, in Italia, è semplicemente inaccettabile“.

Dopo la tragedia, Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato uno sciopero generale in Toscana in giornata, della durata di quattro ore.

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