Addio Mali, l’elefante più triste del mondo è morto

L’elefante, che ha trascorso oltre 40 anni nel Manila Zoo, nelle Filippine, sarebbe stato stroncato da alcuni tumori. PETA: “Ci dispiace tanto, Mali. Meritavi di meglio”.

Oltre 40 anni trascorsi nel Manila Zoo, nelle Filippine, senza potere riassaporare la libertà. È morto così Mali, l’elefante, anzi, l’elefantessa, più triste del mondo. Ad annunciare la scomparsa del pachiderma è stato il Sindaco della Capitale, Honey Lacuna, tra le lacrime.

L’animale era stato donato dallo Sri Lanka alle Filippine nel 1977. Mali aveva trascorso così le giornate in un piccolo recinto assieme alla compagna Shiba deceduta nel 1990. Proprio per questo ambientalisti e celebrità come l’ex membro dei Beatles, Paul McCartney, avevano cominciato una battaglia per trasferire l’elefante più triste del mondo in un santuario. Tutto, però, era stato inutile. A uccidere il proboscidato sarebbero stati alcuni tumori diffusi nel corpo. “Ci dispiace tanto, Mali. Meritavi di meglio“, ha commentato il People for the Ethical Treatment of Animals (PETA).

Una vicenda che riaccende le polemiche sugli animali reclusi negli zoo. Elefanti, giraffe, orsi, pinguini e tigri che, anziché essere trasformati in fenomeni da baraccone per attirare i visitatori, devono stare liberi nei loro habitat naturali.