Uno studio americano, pubblicato dall’American Psychological Association, rivela che i figli preferiti dai genitori sono i maggiori e le figlie femmine
I genitori non lo ammettono, ma i figli preferiti esistono eccome. È quanto rivela uno studio scientifico pubblicato dall’American Psychological Association sulla rivista Psychological Bulletin, secondo cui i genitori prediligono le figlie femmine, i figli maggiori e, in generale, coloro che sono più accomodanti e coscienziosi.
Lo studio sui figli prediletti
In questa ricerca è stata condotta una meta-analisi di 30 articoli pubblicati su riviste scientifiche, dissertazioni e tesi, insieme a 14 database, per un totale di 19.469 partecipanti oggetto di studio. L’obiettivo dello studio era quello di esaminare come i fattori dell’ordine di nascita, il genere, il temperamento e alcuni tratti della personalità, come l’essere estroversi, gradevoli, aperti, coscienziosi o nevrotici, fossero collegati al favoritismo da parte dei genitori.
Il campione analizzato per lo studio
L’età media dei partecipanti era di 19,6, la maggior parte del campione analizzato proveniva dagli Stati Uniti (66,7%) mentre tutti gli altri provenivano dall’Europa occidentale o dal Canada. I partecipanti dei campioni inclusi erano principalmente bianchi, di sesso femminile, dello stesso sesso dei fratelli e più grandi dei fratelli. I partecipanti rappresentati, in media, avevano 2,80 anni di differenza dai fratelli.
La struttura delle famiglie
La maggior parte delle fonti includeva la presenza di entrambi i genitori (82,8%), mentre altri includevano solo la presenza materna (13,8%) e altri solo quella paterna (3,4%). La maggior parte delle fonti utilizzava solo i resoconti dei bambini sul rapporto genitoriale (62,1%) e altri utilizzavano i resoconti sia dei bambini sia dei genitori (19,5%) e alcuni solo dei genitori (18,4%).
Chi sono dunque i figli preferiti
Solitamente c’è chi pensa i preferiti siano i figli minori, chi invece i maggiori in quanto primi arrivati. Poi si è soliti pensare che le madri favoriscano le figlie femmine e i padri i maschi. Ebbene lo studio americano ha abbandonato queste convinzioni e luoghi comuni, affermando che entrambi i genitori prediligono la prole femminile.
La personalità dei figli preferiti
Tra gli elementi che costituiscono la personalità, a giocare un ruolo importante sono i tratti come la responsabilità, la coscienziosità e l’organizzazione. Questo perché i genitori ritengono i figli con questi tratti più facili da gestire e che potrebbero rispondere positivamente all’educazione impartita. Focalizzandosi sull’ordine di nascita, lo studio evidenzia che i genitori prediligono i maggiori, ai quali viene conferita maggiore autonomia, proprio per l’età maggiore.
Gli effetti negativi sugli altri figli
I ricercatori autori dello studio, che sono Alexander Jensen e McKell Jorgensen-Wells, rispettivamente della Brigham Young University negli Stati Uniti e della Western University in Canada, sottolineano però che il trattamento differenziato da parte dei genitori può avere conseguenze durature per i bambini e che i favoritismi possono essere positivi o negativi. È dunque necessario garantire sempre che tutti i bambini si sentano amati e supportati in maniera eguale dai genitori.
Lo studio come strumento utile per i genitori
L’auspicio dei ricercatori è che queste scoperte siano uno strumento utile per i genitori a essere più consapevoli dei loro eventuali pregiudizi verso i figli, affinché si impegnino a trattare tutti i figli in modo equo. Alexander Jensen ha poi specificato che la ricerca non fornisce il perché i genitori favoriscano determinati bambini. Tuttavia, evidenzia potenziali aree in cui mamme e papà potrebbero dover essere più consapevoli delle loro interazioni con i bambini.
Alcune limitazioni dello studio americano
Lo studio di Jensen e Jorgensen-Wells presenta anche delle limitazioni, non ultimo il fatto che il team non è stato in grado di tenere conto del ruolo dell’equità percepita attorno alle differenze nella genitorialità. Inoltre, sono necessari ulteriori ricerche e approfondimenti per esplorare se i modelli suggeriti dallo studio siano gli stessi nelle diverse fasi della vita.