Al via il Festival dello Sviluppo Sostenibile. Presentato il Rapporto ASviS 2022 che dal 2016 fa il punto della situazione relativamente all’Agenda 2030.
L’Italia è in ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 Onu. È questo lo scenario che emerge dal settimo Rapporto annuale presentato dall’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, oggi al Palazzo delle Esposizioni di Roma nella giornata inaugurale del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022, in programma dal 4 al 20 ottobre, con oltre 900 eventi in tutta Italia e online.
“In Italia rispetto alla condizione pre-pandemia, nel 2021 l’andamento non è stato buono perché ha registrato il miglioramento solo per due dei 17 goals dell’Agenda 2030, il 7 sull’energia pulita e l’8 sulla crescita economica. – spiega a TeleAmbiente Marcella Mallen, presidente ASviS, parlando dei risultati del rapporto – Un sostanziale equilibrio per altri due goals, quello sulla fame, il 2 e il 12 sul consumo responsabile. Tutti gli altri 13 obiettivi sono al di sotto del livello registrato nel 2019. Occorre rimediare accelerando il passo, troppi ne sono stati fatti indietro rispetto alla creazione di un nuovo mondo più resiliente e sostenibile“.
Dal 2016, il Rapporto annuale “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” dell’ASviS fa il punto della situazione italiana rispetto all’Agenda 2030 grazie al contributo degli esperti provenienti dagli oltre 300 Aderenti all’Alleanza. Tra gli strumenti statistici innovativi che caratterizzano la pubblicazione ci sono le quattro “frecce” della sostenibilità, infografiche sulle quattro dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, economica, istituzionale e sociale). Il Rapporto contiene inoltre dieci proposte sugli ambiti prioritari in cui bisogna intervenire, fornendo una visione d’insieme sulla sostenibilità nel nostro Paese, in Europa e nel mondo.
Indagine Ipsos-ASviS sulla sostenibilità
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio all’ASviS e letto in apertura dei lavori dal presidente Pierluigi Stefanini, nel quale Mattarella esprime “apprezzamento per i propositi del Festival, diretti a creare una diffusa cultura della sostenibilità, fondamento di un’economia equilibrata e inclusiva a beneficio della collettività”.
Abbiamo chiesto a Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia, in che modo le aziende stanno procedendo verso un percorso sempre più orientato alla vera sostenibilità, non quella racchiusa nel concetto di greenwashing: “La sostenibilità oggi rischia di perdere credibilità per colpa di questi fenomeni o anche il proliferare di una serie di normative. Oggi abbiamo 870 normative sul tema, bisogna fare ordine e monitorare per fare in modo che questi fenomeni vengano ridotti“.