Grande successo per la prima edizione del Festival delle Radici: lo confermano i tanti premiati tra Comuni, scuole e associazioni, così come l’affluenza di pubblico nell’evento tenutosi in una cornice prestigiosa come la Camera dei deputati.
La prima edizione del Festival delle Radici, promosso da Glocal Think, si è conclusa con la premiazione in una cornice prestigiosa come la Camera dei deputati. L’evento ha visto la consegna dei premi per tutti coloro che, tra amministrazioni comunali, istituti scolastici, associazioni e comitati di cittadini, hanno scelto di partecipare attivamente a diversi tipi di progetti che, attraverso la forza invisibile delle radici, legano il passato, il presente e il futuro, rendendo quest’ultimo più autentico e sostenibile. Una prima edizione di grande successo, che ha coinvolto tanti piccoli Comuni provenienti da tre diverse Regioni (Campania, Lazio e Trentino-Alto Adige).
“È stata una giornata emozionante e intensa, abbiamo avuto la sala piena, un sacco di Comuni, di amministrazioni, di associazioni, di scuole e di imprese che hanno partecipato attivamente al Festival. Abbiamo voluto celebrare questo momento non solo riassumendo ciò che è stato il Festival delle Radici, ma anche dando un premio e un riconoscimento a chi ha creduto nel progetto, a chi si è impegnato attivamente e anche a chi ha dato la possibilità di organizzare le tappe speciali lungo lo ‘Stivale’ italiano” – ha spiegato Emanuela Sica, direttrice artistica del Festival delle Radici – “Abbiamo avuto vari premi: ‘Radici in Comune’ che ha premiato le amministrazioni, ‘Germoglio del Futuro’ che ha premiato le scuole e poi ‘Cuore Civico’ che ha premiato le varie associazioni“.
“Non vogliamo parlare di aree interne, ma di aree di rigenerazione: stiamo raccontando e disseminando questo messaggio sul territorio, grazie al Festival che è uno strumento di Glocal Think. Il Festival, anche per Glocal Think, è uno strumento attivo per raccogliere quelle che sono le esigenze in questi territori, che non sono al confine ma sono sicuramente territori che necessitano di essere rigenerati e risollevati” – il punto di Vincenzo Castaldo, presidente di Glocal Think – “Raccogliamo esigenze per trasformarle in azioni, quelle che noi definiamo ispirazioni, che possano essere mirate ad interventi di sviluppo sostenibile. Quindi ascoltiamo per intervenire affinché le azioni che noi compiamo sul territorio siano mirate e anche monitorate“.
“È importante poter riscoprire le tradizioni dei piccoli paesi. Non borghi, ma paesi, io sono del ‘partito dei paesi’, perché i paesi sono tali e il termine borghi è un artefizio letterario per esaltarne le peculiarità” – il commento di Toni Ricciardi, deputato del Partito democratico e storico delle migrazioni – “Dopodiché, ritengo che le radici siano un elemento fondamentale. Dispiace che tutto questo accada in un momento molto complicato, nel momento in cui viene messa mano alla cittadinanza italiana degli italiani all’estero, fa un po’ specie e sembra che faccia un po’ a cazzotti la valorizzazione delle radici e dei legami territoriali con quella che è la legge quadro. Da questo punto di vista, credo che sia importante continuare con il Festival delle Radici e far capire, attraverso il Festival, che probabilmente le radici dell’italianità sono una cosa un po’ più complessa“.