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Fattorie del sangue in Islanda: prelevano ormoni dalle cavalle gravide per venderli in Europa

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In Islanda da anni si prelevano ormoni dalle cavalle gravide per poter essere venduti agli allevatori europei per aumentare la riproduzione delle femmine di maiali e mucche d’allevamento

In Islanda esistono delle fattorie molto particolari che si basano sul business degli ormoni. Sono conosciute come “fattorie del sangue”.

Il funzionamento è semplice: alle femmine di cavallo gravide viene prelevato del sangue – tra i 5 e gli 8 litri al giorno – dal quale si estrae uno speciale ormone.

Questo poi viene venduto agli allevatori dell’Unione europea e del Regno Unito che lo utilizzeranno per aumentare la riproduzione di maiali, mucche e altri animali d’allevamento.

Un business crudele che provoca atroci sofferenze alle cavalle islandesi, come è stato denunciato da diverse associazioni animaliste che insieme ai giornalisti del quotidiano britannico The Guardian sono entrati all’interno di una delle fattorie del sangue islandesi.

Le fattorie del sangue in Islanda potrebbero essere messe al bando

L’Islanda ora è sotto pressione affinché ponga fine al business degli ormoni delle cavalle gravide. A chiedere la messa al bando sono diverse associazioni animaliste ma anche le istituzioni europee. 

La Commissione europea si è detta “seriamente preoccupata” per il trattamento riservato alle femmine di cavallo allevate per poter estrarre il loro sangue. 

Il Parlamento europeo, da parte sua, ha chiesto di vietare definitivamente le importazioni dell’ormone all’interno dell’Ue. 

Inoltre, alla fine di marzo, una coalizione internazionale di 17 ONG ha presentato una denuncia contro l’Islanda all’Autorità di vigilanza dell’Associazione europea di libero scambio, che controlla il rispetto delle regole dello Spazio economico europeo (SEE) in Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

La denuncia accusava l’Islanda di aver violato la legge SEE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e affermava che le autorità islandesi dovrebbero vietare la raccolta del sangue.

Anche in Islanda c’è chi sta lavorando per porre fine al business delle fattorie del sangue. Il Partito popolare di opposizione ha presentato al parlamento un disegno di legge – in attesa di votazione – che chiede il divieto.