La pdl, a prima firma di Patrizia Prestipino, punta ad abbattere il prezzo dei medicinali generici o equivalenti che, se utilizzati per curare gli animali, costano almeno cinque volte in più rispetto all’uso umano.
Chiunque abbia un animale domestico lo sa bene: il prezzo dei farmaci veterinari è decisamente alto, e non solo per quanto riguarda quelli specifici. Anche quelli generici, che hanno lo stesso principio attivo di quelli per l’uso umano, costano almeno cinque volte di più. Per questo, il Partito democratico ha annunciato di voler presentare una proposta di legge per abbassarne il prezzo di almeno il 20%, rendendoli più accessibili a tutte le famiglie.
“C’è un problema anche di sicurezza sanitaria: l’approccio One Health ci dice che la sicurezza sanitaria degli animali è ormai interconnessa con quella umana e degli ecosistemi. La prima cosa da fare è garantire la sicurezza sanitaria dei dieci milioni di cani e gatti che vivono nelle famiglie italiane, a stretto contatto con noi. Questo passa attraverso cure e profilassi che utilizzano dei farmaci, i cui prezzi oggi sono inaccettabili e questo va anche contro un principio importante, quello della garanzia della salute pubblica” – ha spiegato Patrizia Prestipino, deputata del Pd, Garante per i Diritti degli Animali di Roma Capitale e prima firmataria della proposta di legge – “Un interesse privato non può sovraordinare l’interesse pubblico e questo è il primo approccio. Il secondo invece è il risparmio per i farmaci: chiediamo che si possa usare in deroga il farmaco per l’uso umano anche a scopo veterinario, che può costare fino a dieci volte in meno rispetto a quello per gli animali, ovviamente in scienza e coscienza dei medici veterinari. Inoltre, chiediamo la riduzione del 20% delle spese per i farmaci generici o equivalenti rispetto al farmaco veterinario“.
“Già nella scorsa legislatura, eravamo riusciti a far approvare un emendamento che istituiva un fondo e in qualche modo adeguava le spese per i medicinali veterinari. Questo principio, così importante per le famiglie, è stato cancellato da questo governo, per cui oggi riproponiamo la stessa iniziativa” – il punto di Debora Serracchiani, deputata e responsabile nazionale Giustizia del Pd – “Chiediamo che si possa spendere di meno per i medicinali veterinari ma soprattutto poniamo una questione di sicurezza: se si curano bene gli animali, ovviamente siamo più sicuri noi. E questa idea di sicurezza e salute unica, sia per gli animali che per gli uomini, è un’idea che dobbiamo percorrere ed è il principio fondante di questa proposta di legge“.
“Il diritto alla salute anche per gli animali è ormai riconosciuto anche dalla nostra Costituzione, che affida alla Repubblica la tutela degli animali. Poterli curare, poter favorire chi vive con animali domestici non a scopo di lucro, è l’intendimento di questa proposta di legge per far recuperare quanto è stato in vigore per tre anni. E cioè, un decreto del Ministero della Salute che ha permesso l’utilizzo in veterinaria, in maniera esplicita, del farmaco umano con lo stesso principio attivo” – ha spiegato Gianluca Felicetti, presidente della Lega Anti Vivisezione (LAV) – “Siamo qui a sostenere questa proposta di legge perché unisce la giustizia sociale, la tutela degli animali e l’equità“.
“Quando parliamo di famiglia, non parliamo solo di esseri umani ma anche di animali da compagnia, che spesso sono necessari per la salute delle persone. Il benessere delle persone è legato anche al benessere degli animali e garantire il loro benessere e il loro diritto alle cure aiuta anche il concetto di famiglia e il benessere nelle relazioni tra gli esseri umani e gli animali da compagnia. In un momento in cui le famiglie hanno un potere d’acquisto molto ridotto, si stanno impoverendo e una famiglia su due rischia di non arrivare a fine mese, mettiamo in campo una misura di civiltà: rendere accessibili i medicinali, generici in particolare, ad un prezzo tale che le famiglie possano comprarli per i loro animali da compagnia” – il commento di Marco Furfaro, deputato e capogruppo del Pd in Commissione Affari sociali a Montecitorio – “Quei medicinali, i cui principi attivi vengono utilizzati per gli umani, se usati a scopo veterinario oggi possono costare anche fino a dieci volte in più. Vogliamo ridurne il prezzo, in sintesi è una misura di civiltà perché aiuta gli animali ad essere curati, ma anche una misura di benessere sociale perché aiuta le famiglie ad avere prezzi accessibili per poter curare chi a tutti gli effetti è un loro componente“.