Lo street artist Jorit, famoso per i suoi volti, ha dipinto su un palazzo di Taranto il volto di Giorgio di Ponzio, il 15enne morto di tumore nel 2019, causato probabilmente dall’emissioni dell’Ex Ilva.
Sovrasta tutta la città con i suoi occhi innocenti, il viso tranquillo e un sorriso allegro, nonostante tutto il dolore subito in vita. Il volto del giovane Giorgio di Ponzio è stato dipinto dall’artista Jorit, famoso per i sui primi piani giganteschi come quello di Maradona a Napoli, su un palazzo della borgata Tramontone.
Taranto, i genitori scrivono al governo e allegano 60 foto dei veleni dell’ex Ilva
“Da Bagnoli a Firenze a Taranto. INSORGIAMO. Basta ricatti. Vogliamo salute e lavoro. La nostra vita vale di più dei vostri profitti”. Questa la scritta a caratteri cubitali nascosta sotto la faccia del bambino. Solitamente infatti Jorit, prima di iniziare il suo lavoro, usa come base una griglia con messaggi di forte impatto sociale. Salute e ambiente a braccetto con frasi inequivocabili dal grande impatto sociale oltre al richiamo a due articoli della costituzione. L’art.32, ossia il diritto alla salute proprio contro quelle le nubi tossiche che si sprigionano dalle aziende siderurgiche e l’art. 4 dedicato al diritto al lavoro e alle condizioni per rendere effettivo questo diritto.
Taranto cambia volto grazie al progetto https://t.co/oJVROcGRs3 – Taranto Regeneration Urban and Street che da voce (e colore) alle vie e ai palazzi con la #streetart. Una line-up dal tono internazionale con #Belin #ElisaCapdevila e #Jorit 🌆🌈#murales #giorgio #salute #ambiente pic.twitter.com/vEmu6WmkmF
— Vito Leso (@VitoLeso) September 18, 2021
“Possiamo chiudere l’Ilva?” La lettera del bimbo di 8 anni al sindaco di Taranto
Insorgiamo, da Taranto, Bagnoli a Firenze #insorgiamo #jorit pic.twitter.com/NSCtm4pAFQ
— LA STREET ART A ROMA by alfredo facchini (@streetcnina) September 17, 2021
“Eravamo increduli, poi ci siamo resi conto che era tutto vero” ha confessato Angelo Di Ponzio, il papà di Giorgio, a Cronache Tarantine. “Mia moglie ha partecipato ad un incontro con gli artisti ed aveva capito che c’era l’intenzione di ricordare nostro figlio, perché Jorit le aveva chiesto delle foto di Giorgio. È nato qualcosa di straordinario e siamo fieri che l’immagine di Giorgio diventi uno dei simboli artistici della città di Taranto. Da vittima dell’inquinamento a simbolo della speranza, grazie a Jorit e all’amministrazione comunale di Taranto che ha promosso questa iniziativa dedicata alla street art”.