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Ex Ilva, Tar Lecce ordina stop impianti. Sindaco Taranto: “Draghi convochi accordo programma”

Ex Ilva. “Taranto oggi si è liberata. È una giornata che segna lo spartiacque. Tutto quello che abbiamo detto, trova delle conferme . Questa città non vuole più convivere con quel tipo di produzione. Questo non significa chiudersi a qualunque attività industriale ma porre delle priorità”.

È il commento del Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, sulla sentenza del Tar di Lecce – pubblicata oggi – secondo la quale ArcelorMittal ha 60 giorni per fermare gli impianti che sono fonte di inquinamento.

Il Tar ha respinto i ricorsi presentati sia da ArcelorMittal (gestore in fitto dell’impianto), che da Ilva in amministrazione straordinaria (ultima proprietaria degli impianti) contro l’ordinanza del sindaco sull’inquinamento risalente al 27 febbraio 2020.

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Rinaldi manda poi un messaggio al neo Presidente del Consiglio Draghi: “io sono sicuro che tra le priorità del presidente Draghi, al quale mandiamo un sincero augurio di buon lavoro, ci possa essere la convocazione di un tavolo per l’accordo di programma sul Siderurgico per evitare conseguenze più complesse da gestire di quanto già non lo siano, come rilevato da questa sentenza”.

Il sindaco tarantino ha ricordato come il neo premier abbia dichiarato che il suo sarà un governo ambientalista e che “il Paese si propone di recuperare il suo ruolo di autorevolezza e di guida morale in Europa per un nuovo umanesimo. E questo richiama la priorità della salute, dei diritti fondamentali che hanno un richiamo forte in questa sentenza. Credo che non sia una finzione politica il messaggio di un ministero nuovo per la transizione ecologica al di là del
fatto che il Mise abbia mantenuto competenze specifiche sulla materia”.

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“I principi della sentenza – ha spiegato Melucci – richiamano la transizione tecnologica ed ecologica. E ignorare quei principi significa anche creare tanta preoccupazione, tanta confusione nei lavoratori, nelle loro famiglie, e noi vogliamo ovviamente che loro su quel tavolo siano i protagonisti. Vogliamo che quello sia il tavolo dove tutte le istituzioni si prendono la responsabilità di tracciare una prospettiva”.

“Credo che il presidente Emiliano – ha concluso Melucci – abbia già fatto i passaggi informali per dichiarare la nostra volontà, in un clima assolutamente costruttivo e pacificato, di fare con il nuovo governo una valutazione intorno al futuro dello stabilimento siderurgico”.