Ora può partire ufficialmente il commissariamento di Acciaierie d’Italia.
Ex Ilva, il Tribunale di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza per Acciaierie d’Italia. La sentenza, emessa oggi pomeriggio, pone fine alle richieste della società, decretandone ufficialmente il commissariamento deciso dal governo. A questo punto, insieme all’amministrazione straordinaria, scatterà il prestito-ponte da 320 milioni di euro da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. E molto probabilmente, partirà un’inchiesta per bancarotta sulla gestione e sui conti dell’azienda (già partita martedì scorso, ma in quel momento senza indagati e senza ipotesi di reato).
Laura De Simone, la giudice del Tribunale di Milano che presiede il collegio che ha decretato lo stato di insolvenza, nelle motivazioni della sentenza ha spiegato che “in Acciaierie d’Italia c’è una assoluta assenza di liquidità di cassa, uno stato non contestato neanche dalla stessa società“. Con il riconoscimento dello stato di insolvenza e della legittimità dell’amministrazione straordinaria, viene contestualmente respinta la richiesta di concordato di gruppo avanzata da AdI.