Ex Ilva, la vittoria dei Genitori Tarantini: conferenza stampa a Roma

Dopo la storica sentenza della Corte di Giustizia Ue, l’associazione ha tenuto una conferenza stampa a Roma, presso la sede della Stampa Estera. 

Dopo la storica sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea sull’ex Ilva di Taranto, l’associazione Genitori Tarantini, che aveva promosso l’azione inibitoria presso il Tribunale di Milano ha tenuto una conferenza stampa a Roma, presso la sede della Stampa Estera. La Corte lussemburghese, interpellata dai giudici milanesi, il 25 giugno scorso aveva stabilito che in caso di rischio ambientale o sanitario l’attività nell’impianto va immediatamente sospesa.

A moderare l’incontro, la giornalista tarantina Valentina Petrini, che per tanti anni si è occupata proprio dell’impatto ambientale e sulla salute dell’impianto siderurgico. “C’è una sensazione mista di felicità e amarezza. Da una parte dici: ‘Avevamo ragione, esiste un diritto sancito dalla Costituzione e dal diritto internazionale’. Non ci eravamo sbagliati, senza fare allarmismo abbiamo fatto tutti bene il nostro lavoro, io personalmente quello di giornalista” – ha spiegato Valentina Petrini – “Dall’altra parte, non nascondo di non aspettarmi più nulla. In tanti anni in cui mi occupo di questioni ambientali ho visto i vari governi arrampicarsi sugli specchi e inventarsi qualsiasi sovrastruttura per riuscire a rendere legittimo l’illegittimo“.

Per l’occasione, erano presenti tutti i firmatari dell’azione inibitoria, compreso il più giovane, il piccolo Andrea. “Lui è il più giovane attivista dell’associazione, meritava questa vittoria. È anche il simbolo della malattia, essendo nato con una mutazione genetica rarissima. Qualcuno ha detto che non è vero che è l’inquinamento a causare tutte queste malattie, ma è colpa nostra che fumiamo troppo, beviamo troppo e facciamo una vita poco sana” – il commento di Simona Peluso, la mamma di Andrea – “Ci dovranno spiegare com’è possibile nascere con DNA modificato, come già a sei mesi ai bambini vengono diagnosticati tumori rarissimi e gravissimi, leucemie, disturbi del neurosviluppo e un altissimo tasso di problemi neurologici seri. Chi ha dubbi su questa vicenda, oltre ad ascoltare la sentenza della Corte, deve ascoltare chi la vive sulla propria pelle. Se scendessero tra di noi, passando una sola giornata in ospedale, capirebbero la nostra verità, che non è fatta di vita malsana, ma di città malsana“.

Presenti, ovviamente, anche gli avvocati Maurizio Rizzo Striano e Ascanio Amenduni, i legali dell’associazione che avevano portato l’azione inibitoria al Tribunale di Milano. Grazie al loro lavoro, si è arrivati ad una sentenza che potrà valere non solo per Taranto e l’Italia, ma anche per tutti i Paesi membri dell’Unione europea.
Quello che oggi ha detto la Corte, io lo sostenevo già tra il 2006 e il 2008. Ci ho messo più di 15 anni a ottenere questo riconoscimento, ma all’epoca avevo un ruolo istituzionale e sollevando la questione mi cacciarono via e mi presero per folle. Alla fine abbiamo ottenuto questo risultato che era già scritto e chiaro nel diritto comunitario” – ha spiegato l’avvocato Rizzo Striano – “In questi anni la politica italiana ha formato un fronte compatto, se si fosse arrivati alla Corte tempo addietro avremmo avuto lo stesso risultato. Si è perso tanto tempo che è costato morte e malattie“.
Siamo contenti di aver reso più difficile il percorso delle industrie inquinanti” – le parole dell’avvocato Amenduni – “Non ci illudiamo che questa sia la panacea, ma sicuramente è un grosso talismano che ora è a disposizione di tutti i cittadini d’Europa che vogliano avvalersene“.

Tanta, tantissima la commozione in sala, specialmente nel momento in cui è stato ricordato il dolore vissuto negli ultimi anni da tutti quei bambini ricoverati nei reparti oncologici di Taranto. Molti di loro non ce l’hanno fatta, e il dolore per la loro scomparsa non potrà mai essere cancellato.

La Corte di Giustizia Ue finalmente arriva a darci un po’ di conforto e a dirci che i tarantini hanno ragione” – il commento di Massimo Castellana, portavoce dell’associazione Genitori Tarantini – “I tarantini hanno ragione nel pretendere di poter vivere in salute e con una qualità della vita sicuramente superiore a quella che ci viene proposta. La Corte di Giustizia Ue ha fatto qualcosa di veramente storico“.

L’atmosfera è stata rallegrata dall’intervento di Andrea Rivera, artista romano, grande esponente del teatro-canzone, amico della città di Taranto e protagonista negli ultimi anni dell’evento dell’Uno Maggio. Insieme a lui anche un altro amico dell’associazione Genitori Tarantini come Vauro.