Home Clima Cos’è il “congedo climatico” varato dalla Spagna contro alluvioni ed eventi estremi

Cos’è il “congedo climatico” varato dalla Spagna contro alluvioni ed eventi estremi

Ferie retribuite in caso di piogge intense e altri eventi estremi, ecco in quale Paese UE è legge

Con l’aumento degli eventi estremi in diversi Paesi si sta pensando di concedere periodi di assenza retribuita dal lavoro per in caso di nubifragi, grandinate e altri eventi meteo estremi. In Spagna è già legge

La crisi climatica causata dall’utilizzo dei combustibili fossili da parte dell’essere umano ha come prima e più visibile conseguenza l’aumento degli eventi meteo estremi: nubifragi, grandinate, ondate di calore, incendi dovuti a siccità e chi più ne ha più ne metta.

In alcuni casi questi eventi meteo estremi sono davvero pericolosi e quando vengono previsti i governi locali consigliano di restare a casa e non uscire per nessun motivo se non quelli legati all’urgenza. Ma chi lavora come fa? 

Per ovviare a questo problema, il governo spagnolo ha deciso di concedere a tutti i lavoratori del Paese quattro giorni di ferie retribuite qualora le previsioni meteorologiche indichino condizioni meteo particolarmente estreme e quindi pericolose. 

Come funziona il congedo climatico spagnolo

Si chiama “congedo climatico”, è stato sperimentato nei giorni del disastro di Valencia e a partire da oggi (29 novembre) è legge in tutta la Spagna (il Parlamento dovrà, però, confermarlo entro 30 giorni).

Ciò che rende innovativa questa norma è che il congedo climatico non viene previsto solo per chi è stato colpito da un disastro climatico, ma anche per coloro che vivono in zone dove sono previste condizioni meteo potenzialmente pericolose. L’obiettivo è tenere i cittadini dentro casa ed evitare che siano esposti alle intemperie.

Il governo spagnolo: “Proteggeremo i lavoratori se le aziende non si adegueranno”

Il ministro spagnolo dell’Economia, Carlos Cuerpo, ha spiegato che questi permessi saranno disponibili quando le persone non potranno recarsi fisicamente al lavoro e non potranno lavorare da remoto.

In altre parole, i lavoratori che potranno svolgere le proprie funzioni da casa saranno messi in “smart working”, quelli per cui questa opzione non è possibile potranno chiedere il congedo climatico.

E se l’azienda non vuole concederlo? Il governo ha fatto sapere che sta studiando metodi per proteggere i lavoratori anche nei casi in cui i datori di lavoro non seguano le regole della nuova norma.

Inoltre le aziende spagnole dovranno avere misure di prevenzione dei rischi specifiche per calamità e condizioni meteorologiche avverse . Ai lavoratori è stato concesso il diritto di essere informati su quali saranno queste azioni quando viene attivato un avviso di calamità.

In caso di rischio grave e imminente, le aziende dovranno informare i lavoratori di queste misure il prima possibile e intimare loro di sospendere il lavoro fino alla cessazione del pericolo.