Europa, primo caso umano di influenza aviaria. Ecco come evitare il contagio

Primo caso umano di influenza aviaria in Europa. Bassetti: “Soltanto le persone ignoranti negano le conseguenze di un virus”.

Primo essere umano contagiato dall’influenza aviaria in Europa. A confermare l’infezione nelle West Midlands, in Inghilterra, nel Regno Unito, è stata la UK Health Security Agency (UKHSA). Secondo i medici, la persona, il cui sesso è ignoto per motivi di privacy, ha contratto il virus H5N1 all’interno di una fattoria con uccelli moribondi. Fondamentale per il dipendente dell’industria zootecnica la corsa in ospedale dopo la comparsa dei primi sintomi. Proprio per questo il paziente ricoverato in un reparto di malattie infettive sembrerebbe essere in buone condizioni di salute. Ancora basso, a detta degli scienziati, il rischio di diffusione dell’influenza aviaria per la popolazione umana.

Soltanto le persone ignoranti, nel senso etimologico del termine, negano le conseguenze di un virus o di una epidemia“, ha affermato all’AdnKronos l’infettivologo e direttore della Clinica Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale “San Martino” di Genova, Matteo Bassetti.

Intanto, la patologia sta continuando a correre soprattutto negli Stati Uniti d’America. Qui, in una fattoria di anatre della California, dopo l’abbattimento di oltre 100.000 uccelli allevati a scopo alimentare a Long Island, a New York, la World Organisation for Animal Health (WOAH) ha confermato il primo focolaio del virus H5N9 considerato altamente patogeno.

Proprio per questo, dopo le preoccupazioni lanciate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA), Vecchio Mondo e Nuovo Mondo stanno continuando a lavorare per produrre vaccini contro una possibile pandemia di influenza aviaria.

Tra i consigli per evitare il contagio, l’allontanamento da animali feriti o malati, il consumo di carne ben cotta e lo stop all’utilizzo di latte crudo considerato, da uno studio pubblicato sul “New England Journal of Medicine”, un pericolosissimo vettore di diffusione della malattia infettiva.

Influenza aviaria, ecco la situazione in Italia

Già 18 i focolai di influenza aviaria confermati in Italia soltanto a gennaio 2025. 53, invece, i centri di infezioni rilevati da ottobre 2024. Tra le Regioni più colpite, il Veneto con 23 focolai, la Lombardia con 22 focolai, l’Emilia-Romagna con 6 focolai e il Friuli-Venezia Giulia con 2 focolai. “Questa situazione pone un punto di domanda sulle misure di biosicurezza“, ha affermato il Direttore del Dipartimento di Scienze biomediche comparate dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Calogero Terregino.