Essere Animali: “Ecco l’orrore in un allevamento intensivo fornitore di Lidl Italia”

Orrore in un allevamento intensivo di un fornitore di Lidl Italia tra polli schiacciati dai trattori, rinchiusi in gabbie anguste e uccisi senza pietà. 

Polli schiacciati dai trattori, rinchiusi in gabbie anguste e uccisi senza pietà. Queste alcune delle immagini della nuova inchiesta choc in un allevamento intensivo di un fornitore di Lidl Italia. A ricevere i filmati girati in una struttura basata in Emilia-Romagna è Essere Animali. Veri e propri maltrattamenti, dall’arrivo nel capannone all’uscita in cassoni con destinazione il macello, per migliaia di pulcini pronti a finire sulle nostre tavole come cotolette, polpette e ragù. Comportamenti che, oltre a essere eticamente inaccettabili, sono contrari perfino alle indicazioni della Commissione Europea sulle buone pratiche di abbattimento. Ed ecco allora animali che, dopo essere tenuti per la testa, anziché per le zampe, muoiono tra atroci sofferenze. I polli che sopravvivono, invece, restano agonizzanti per interminabili minuti.

A preoccupare è poi l’utilizzo massiccio degli antibiotici per finalità zootecniche. Pratica che, a detta della comunità scientifica, rappresenta, oggi più che mai, una minaccia per la salute dell’uomo. E non finisce qui. Soltanto nel nostro Paese, secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), ogni anno gli allevamenti intensivi causano il 75% delle emissioni di ammoniaca responsabili, attraverso la formazione di polveri sottili, della morte prematura di 50.000 persone. Eppure, il business, cioè i soldi, sembrerebbe essere più importante della salvaguardia del pianeta Terra. “Chiediamo a Lidl Italia di aderire all’European Chicken Commitment (ECC) per garantire il benessere dei polli“, commenta Brenda Ferretti, Responsabile Campagne di Essere Animali.