Pasqua 2025, la nuova vita dell'agnello Nino salvato dal macello

Pasqua 2025, la nuova vita dell’agnello Nino salvato dal macello

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In occasione della Pasqua 2025, nonostante il lieto fine per la storia dell’agnello Nino, ancora tanti, troppi, gli animali destinati al macello per finire sulle tavole degli italiani.

Nuova vita per l’agnello Nino salvato dal macello in occasione della Pasqua 2024. Dopo essere stato notato a bordo di un camion in viaggio dall’Est Europa all’Italia, il cucciolo disidratato, malnutrito e ricoperto di zecche è stato affidato alle cure di Essere Animali. Impossibile, a detta dei medici veterinari dell’Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) dell’Emilia Romagna, la sua corsa verso il mattatoio. E così il mammifero, dopo essere stato curato e rifocillato, è stato trasferito in un rifugio in provincia di Alessandria, in Piemonte. Qui l’agnello Nino, oltre ad avere trovato la sua personale infermiera veterinaria Claudia Mistretta, ha stretto amicizia con capre, galline e oche.

Soltanto nel 2024, in Italia, almeno secondo la Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica (BDN), i figli delle pecore macellati sono stati 1.500.000. Oltre 328.000, invece, gli esemplari abbattuti nel solo mese di marzo 2024. Proprio per questo, da Nord a Sud, tante le iniziative in programma per stoppare l’ennesima, inutile, mattanza.

Agnello Nino salvato, Caprio (Essere Animali): “Stop al trasporto di animali vivi in Europa”

Purtroppo, gli agnelli sono solo la punta dell’iceberg. L’Italia importa anche vitelli non svezzati e suinetti da altri Paesi dell’Unione Europea, attraverso viaggi lunghissimi e pieni di sofferenze. Attualmente, sul trasporto di animali vivi, la Commissione Europea ha proposto una nuova normativa oggetto di revisione sia dagli Stati membri del Vecchio Continente sia dal Parlamento Europeo. Entrambi dovranno esprimersi entro il 2025. Insufficiente, però, la proposta per proteggere il bestiame durante una fase tanto delicata. Proprio per questo abbiamo chiesto sia al Parlamento Europeo sia al Governo Meloni di garantire una normativa più completa e più efficace. Chiarissime le richieste di Essere Animali: riduzione drastica delle ore di trasporto e divieto dei viaggi verso Paesi extra Unione Europea. Quella che abbiamo davanti è un’occasione storica per migliorare le leggi a tutela degli animali“, ha commentato Chiara Caprio, Responsabile Relazioni Istituzionali di Essere Animali.

 

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Agnello Nino salvato, ecco il documentario “Food for Profit” di Giulia Innocenzi

Si intitola “Food for Profit” il docufilm della giornalista Giulia Innocenzi su contraddizioni e orrori degli allevamenti intensivi in Europa. L’inchiesta realizzata in collaborazione con il regista Pablo D’Ambrosi e con la Lega Antivivisezione (LAV) è stata presentata in anteprima internazionale al Parlamento Europeo nel 2024. Un lavoro durato ben cinque anni tra immagini choccanti e testimonianze sottocopertura per svelare il vero volto dell’industria della carne nel Vecchio Continente. Già, perché l’Unione Europea prima promuove il Green Deal, cioè la transizione ecologica verso un pianeta Terra più sostenibile, e poi finanzia gli allevamenti intensivi con quasi il 20% del suo budget.

Un intreccio tra lobby zootecniche e politica, dunque, ma anche una vera e propria incoerenza soprattutto perché le strutture solite detenere maiali, mucche e polli inquinano, e non poco. Eppure, secondo “Food for Profit”, gli affari, cioè i soldi, sono più importanti del benessere degli animali, della salute umana, della salvezza del Globo. “Tra gli altri Paesi pronti a mostrare l’inchiesta, Australia, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Taiwan“, aveva dichiarato a Teleambiente Giulia Innocenzi.

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