Enologia, terminate le sedute di assaggio del concorso ‘L’Umbria del vino’

Il concorso enologico ha anche testato lo stato di salute del vino umbro che sempre più ha voglia di confrontarsi e di fare ‘massa critica’ per la sua crescita, puntando ad un prodotto diversificato e di qualità.

In Umbria, sono terminate le sedute di assaggio del concorso enologico regionale ‘L’Umbria del Vino’.

Hanno assaggiato alla cieca 166 vini di 61 aziende vitivinicole umbre, espressione di tutto il territorio regionale. Bianchi, rossi, rosati, spumanti di qualità, dolci: le categorie in concorso dei vini partecipanti.

La commissione di qualità composta da enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici e guidata da Riccardo Cotarella (presidente Nazionale e Internazionale degli Enologi), nella sede della Camera di Commercio dell’Umbria ha potuto verificare anche lo stato di salute dei vini umbri che, al di là degli effetti che il clima ha sulla produzione, migliorano continuamente.

Tra gli obiettivi dell’unico concorso enologico regionale autorizzato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste c’è infatti l’aspetto del confronto che serve per far crescere tutto il movimento e, arrivati alla terza edizione, già si notano passi in avanti nell’aumentata sensibilità in questo senso delle cantine.

La soddisfazione nelle parole del presidente della Camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni: “Con grande soddisfazione vediamo che il numero delle cantine partecipanti aumenta così come anche il numero dei vini perché ogni cantina cerca di portare un numero superiore di campionature”.

“È evidenteha sottolineato Mencaroniche la dimensione delle cantine della nostra regione è di diversa composizione, abbiamo aziende con produzioni che vanno oltre il milione delle bottiglie e quelle che si attestano sotto alle 200-300 mila bottiglie di vino”.

“Quindiha continuato credo che l’unione serva a questo, a creare una ‘massa critica’ più importante, ma non tanto sul versante dei numeri quanto su un prodotto diversificato, di qualità ed eccellente”.

“Il risultato che oggi raggiungono i nostri vini – ha commentato ancora Mencaroniè sicuramente dovuto al lavoro dei nostri produttori, ma anche all’attenzione che pone la commissione di degustatori guidati da Riccardo Cotarella, che è sicuramente la massima espressione che abbiamo a livello nazionale tra gli esperti enologici”.

“I produttori, quindi ha conclusohanno voglia di competere, ma soprattutto di confrontarsi e chiaramente di migliorarsi con la soddisfazione di vedere oggi i vini umbri sempre più sui mercati nazionali e internazionali”.

Enologia, terminate le sedute di assaggio del concorso ‘L’Umbria del vino’, foto Riccardo Cotarella

Il capo panel Riccardo Cotarella ha concluso le degustazioni facendo un plauso all’iniziativa.

“Vorrei fare un plauso alla manifestazione perché finalmenteha rilevato Cotarella – abbiamo avuto modo di assaggiare anche la trasversalità dei vini umbri che trova comunque sempre un miglioramento continuo nell’approccio, diciamo, operativo. Le differenze che riscontriamo dipendono infatti sia dalla stagione, che fa la sua parte, sia da un approccio professionale molto sensibile ed evidente”.

“Il vino umbroha ribadito necessita di questi ‘piccoli ma significativi momenti’.
Dobbiamo renderci conto di quella che è la potenzialità globale della nostra regione, e non di una o due aziende, ma il valore di territorio, produttori ed enologi”.

“Questo ha affermato ancora Cotarella è l’unico momento in cui io e gli altri degustatori possiamo dare un giudizio che va da Est a Ovest, da Nord a Sud dei vini umbri”.

“Questaha ricordato in conclusione – è sempre una cosa molto emozionante perché ci rende consapevoli che dobbiamo fare molta strada anche se molta è stata già fatta”.

Il concorso prevede ora il momento della conferenza stampa di proclamazione, quando verranno svelate pubblicamente le cantine vincitrici (22 febbraio), e la cerimonia finale di premiazione dei vini vincitori (29 febbraio).

La manifestazione è promossa dalla Camera di Commercio dell’Umbria, grazie alla sua azienda speciale Promocamera.