A Ottana, in Sardegna, il primo impianto che stocca energia in una batteria di CO2. Ecco come funziona.
Si trova a pochi chilometri da Ottana, in provincia di Nuoro, in Sardegna, l’impianto di Energy Dome per stoccare l’energia in una mega batteria di CO2. Il tutto a basso costo e a zero emissioni.
“È in fase di avviamento ed è già collegato sia alla rete elettrica sia a fonti fotovoltaiche. Si parla di una potenza di 2,5 megawatt e 4 megawatt/ora di energia stoccata. Completata questa fase di test potremo entrare in quella commerciale. Abbiamo già manifestazioni di interesse da tutto il mondo perché rispetto ad altre soluzioni questa è praticamente pronta“, ha spiegato al quotidiano Repubblica Claudio Spadacini, CEO di Energy Dome.
Come funzionerà l’impianto di Energy Dome in Sardegna?
Anche se non si è ingegneri, il funzionamento dell’impianto può essere semplificato in pochi passaggi.
L’anidride carbonica viene stoccata, cioè immagazzinata, in un gasometro a pressione e a temperatura ambiente. Proprio qui, in una sorta di pallone chiamato Dome, gli ingegneri la comprimono, così da ottenere calore. Una volta raffreddata e a temperatura ambiente, l’anidride carbonica si conserva sotto forma di CO2 liquida.
Quando la si rivuole mettere in rete, gli esperti la possono fare rivaporare, riscaldandola ed espandendola con una turbina che produce energia.
L’intero processo è a impatto zero e nel pieno rispetto del pianeta Terra. L’obiettivo di Energy Dome è dimostrare, dunque, la possibilità di immagazzinare energia, così da usarla nei momenti di bisogno.
“Una “carica” di anidride carbonica immessa nel Dome dura ben 30 anni, quindi, alla fine, è tutto acciaio, acqua e principi termodinamici“, conclude l’ingegnere di Energy Dome.