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Emissioni nocive, il 70% arriva dalle città

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Dati sempre più allarmanti per clima e salute: serve aumentare il verde in città ed è questo l’obiettivo della festa Urban Nature organizzata dal Wwf Italia.

Le città sempre più fonte delle emissioni nocive per la salute e per il clima: in Europa, almeno il 70% di esse arriva infatti dai grandi agglomerati urbani, con conseguenze gravi non solo per l’atmosfera ma anche dal punto di vista sanitario. L’83% degli europei che vivono in città è esposto a livelli di inquinamento atmosferico pericolosi per la salute. Lo certifica anche il Wwf, che in tutta Italia organizzerà centinaia di appuntamenti, fino a sabato 28 e domenica 29 settembre, per la campagna Urban Nature che celebra la natura in città.

Grande spazio sarà ovviamente riservato al verde in città, e non potrebbe essere altrimenti: i dati sul cambiamento climatico, forniti in tempo reale o quasi da Copernicus, confermano che la temperatura media globale è sempre più alta e il 2024, salvo sorprese clamorose, sarà l’anno più caldo dall’inizio di rilevazioni scientifiche attendibili. Le isole di calore urbane aggravano le condizioni di salute dei più fragili ed è soprattutto tra gli over 65 che si concentra la mortalità estiva nelle città europee, un problema particolarmente sentito in Italia. Il verde, invece, contribuisce all’abbassamento delle temperature che tra cemento, asfalto e metallo diventano roventi.

Oltre al caldo, l’aria in città diventa irrespirabile soprattutto per l’impatto di alcune attività umane: trasporti, industrie e impianti di riscaldamento e raffreddamento. Il verde urbano resta comunque un’efficace soluzione tra quelle basate sulla natura (Nature based solutions o Nbs) perché oltre a contribuire all’abbassamento delle temperature, contiene i danni causati da fenomeni meteo particolarmente intensi e permette anche di ridurre l’inquinamento dell’aria (si stima che possa rimuovere fino al 20% del particolato totale). Ci sono degli esempi pratici: la città di Medellín, in Colombia, ha trasformato vecchie strade e spazi abbandonati in corridoi verdi con alberi e piante, diminuendo la temperatura media nelle aree interessate di circa 2°C e migliorando anche la qualità dell’aria. Questi, però, sono dei semplici palliativi.

Le uniche azioni veramente efficaci per contrastare la crisi climatica e l’inquinamento dannoso per la salute, infatti, sono quelle di riduzione delle emissioni climalteranti e nocive. Va rivisto il nostro modo di produrre energia (e non solo), di spostarci, di utilizzare determinati elettrodomestici. Tuttavia, le foreste urbane possono sempre aiutare. “Un solo ettaro può rimuovere in media 17 kg all’anno di Pm10 e 36 kg di ozono troposferico” – ha spiegato Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf Italia – “Con Urban Nature vogliamo diffondere il valore e la cura della natura in città, sensibilizzare istituzioni e cittadini ad adottare azioni virtuose e a rinnovare il modo di pensare e pianificare gli spazi“.

Sono già oltre 100 le iniziative sul territorio, dislocate in varie città d’Italia, dedicate al verde urbano e organizzate per l’evento Urban Nature del Wwf, che si concluderà nel weekend del 28-29 settembre. A questo link è possibile scoprire tutti gli eventi, città per città. L’evento centrale, domenica 29 presso la terrazza del Pincio, ma nello stesso fine settimana i volontari del Wwf saranno in 1.700 piazze d’Italia e sarà possibile portare a casa una piantina di erica e sostenere i progetti per tutelare e aumentare il verde nelle città italiane.