
La più grande economia europea anche nel 2022 non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di taglio di CO2 che si era data
Niente da fare: neanche nel 2022 la Germania è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi di taglio delle emissioni climalteranti. Come era stato nell’anno precedente, anche in quello appena trascorso la più grande potenza industriale europea ha inquinato più di quanto avrebbe dovuto.
Secondo i dati presentati da Agora Energiewende, i tedeschi hanno generato 761 milioni di tonnellate di Co2. Troppe rispetto all’obiettivo di tagliare di almeno del 40% le emissioni climalteranti rispetto al 1990. Per raggiungere quell’obiettivo Berlino avrebbe dovuto generare almeno 5 milioni di tonnellate di Co2 in meno.
E dunque, per il secondo anno consecutivo la Germania non rispetta i suoi impegni climatici. “Le emissioni di Co2 ristagnano a un livello elevato, nonostante il consumo di energia significativamente inferiore da parte delle famiglie e dell’industria. Questo è un segnale di allarme per quanto riguarda gli obiettivi climatici”, ha dichiarato il direttore di Agora Energiewende Germania Simon Müller.
Unica buona notizia riguarda le rinnovabili il cui utilizzo, in Germania come nel resto d’Europa, è aumentato grazie alla spinta della crisi energetica.
Gli impianti rinnovabili nel Paese hanno prodotto 248 terawattora di elettricità pulita. Un record assoluto. Con un aumento di 22 terawattora (+10%) rispetto al 2021.