Emilia-Romagna, ancora orrore negli allevamenti intensivi | VIDEO

Nuova inchiesta choc di Giulia Innocenzi sugli allevamenti intensivi dell’Emilia-Romagna tra topi sui maiali e scrofe con la placenta ancora attaccata.

Ancora problemi negli allevamenti intensivi in Italia. Dopo avere ricevuto le immagini girate in due strutture in Emilia-Romagna, la giornalista Giulia Innocenzi ha mostrato un vero e proprio inferno tra topi sui maiali con seri rischi per la biosicurezza, carcasse di verri all’aria aperta, anziché in celle frigo in attesa dello smaltimento, e scrofe con la placenta ancora attaccata. Tutto in un territorio colpito dalla peste suina africana. Proprio per questo l’autrice del documentario “Food for Profit” su contraddizioni e orrori degli allevamenti intensivi nel Vecchio Continente si è rivolta ai carabinieri per presentare una denuncia. A preoccupare è stato, tra gli altri, il sovraffollamento degli edifici. Episodi che, oggi più che mai, non possono essere più tollerati.

 

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Purtroppo, almeno fino a oggi, l’abbattimento è l’unica possibilità per eradicare la peste suina africana a causa della mancanza di un vaccino efficace“, ha spiegato a Teleambiente Francesco Branda, ricercatore di Statistica Medica ed Epidemiologia Molecolare dell’Università Campus Biomedico di Roma. Qual è, dunque, la soluzione più immediata al problema?Cambiare sistema produttivo. Chiediamo al Governo Meloni di investire, anziché in indennizzi e sostegni al settore, in innovazione come la carne coltivata“, ha sottolineato Lorenza Bianchi, Responsabile Area Transizione Alimentare della Lega Antivivisezione (LAV).