Emanuela Evangelista vive nel centro dell’Amazzonia da 23 anni. Nel 2004 ha fondato la Onlus Amazônia che si pone l’obiettivo di aiutare le popolazioni autoctone i guardiani della foresta
Emanuela Evangelista arriva nel centro della foresta amazzonica nel 2000, quando era ancora studentessa di biologia alla Sapienza di Roma, grazie a un progetto di ricerca sulla Lontra Gigante. Doveva restare qualche mese e invece non è mai più tornata.
“Io sono qui da 23 anni ormai – ha spiegato Emanuela Evangelista in una videointervista a TeleAmbiente – e la mia visione della Foresta è mutata notevolmente dalla prima volta che ci ho messo piede”.
Oggi Emanuela Evangelista vive sul fiume Jauaperi, nel centro della Foresta Amazzonica, dove la natura cresce rigogliosa ma le infrastrutture spesso sono assai deboli. Compreso il segnale internet che va e viene. “Siamo talmente lontani dalla Capitale e dal centro politico del potere brasiliano che qui anche le novità decise a Brasilia arrivano in ritardo”.
Nella video intervista rilasciata a TeleAmbiente, Evangelista racconta di come, una volta terminata la ricerca che la condusse in quei luoghi, decise di rimanere. “La mia permanenza qui ha ampliato l’orizzonte delle conoscenze. Quando sono arrivata avevo un interesse esclusivamente scientifico poi vivendo nell’habitat delle lontre giganti, che è la foresta primaria, dove vivono le popolazioni tradizionali, mi sono interessata alla vita di chi vive in questi luoghi e al loro ruolo nella preservazione dell’Amazzonia”.
Nel 2004, come risultato dell’incontro tra Emanuela Evangelista e i popoli tradizionali che vivono l’Amazzonia, nasce la Onlus Amazônia che ha come obiettivo “far diventare le popolazioni autoctone i guardiani della foresta. Perché sono gli unici in grado davvero di preservarla”.