Editoria, in Italia meno lettori e tempo di lettura più breve. I dati 2024 dell’Osservatorio Aie

Tempi duri per l’editoria in Italia, che registra una diminuzione di lettori e sempre meno tempo dedicato alla pratica della lettura

Si riduce il tempo dedicato alla lettura e si registra anche una diminuzione nel numero dei lettori, con una differenza netta tra Nord e Sud Italia. È la fotografia che emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio Aie – Associazione Italiana Editori, che sono stati presentati in occasione di “Più Libri Più Liberi” la fiera della piccola e media editoria che si svolge ogni anno a Roma.

I dati dell’Osservatorio Aie

Tra gennaio e ottobre 2024 in Italia sono stati venduti 79,2 milioni di libri ma il numero dei lettori è diminuito: il 73% degli italiani tra i 15 e i 74 anni dichiara di aver letto almeno un libro nel corso dell’anno, contro il 74% dell’anno scorso. Se poi guardiamo i dati specifici dei libri a stampa e non gli e-book o gli audiolibri, si nota anche qui una contrazione di lettori, meno 900mila rispetto all’anno scorso.

Tempo e frequenza di lettura

Si riduce anche il tempo impiegato per la lettura: 2 ore e 47 minuti contro le 3 ore e 16 minuti dell’anno scorso. Infine cambia anche la frequenza della lettura, infatti il 37% dei lettori si dedica a questa attività qualche volta a settimana, dunque in modo discontinuo e frammentario.

Le differenze di genere e di età

Nel 2024 a leggere i libri a stampa è stato il 66% della popolazione, ma con una netta differenza di genere che vede le donne leggere molto più degli uomini. Il 66% è infatti una media tra il 72% delle donne e il 60% degli uomini. Se poi si analizzano le percentuali in base all’età, vediamo che gli adolescenti leggono leggermente di più rispetto agli adulti. A dominare è la fascia 18-24 anni (74%), segue la fascia adolescenziale 15-17 anni (73%) seguita da 35-44 anni (71%) e 25-34 anni (70%).

Le “due Italie” della lettura

I dati forniti dall’Associazione Italiana Editori evidenziano anche una forte differenza territoriale nel nostro Paese. Infatti i 79,2 milioni di libri a stampa venduti in Italia tra gennaio e ottobre del 2024 sono così distribuiti: 35,8% nel Nord-Ovest, 22,2% nel Nord-Est, 22,7% al Centro, il 19,3% al Sud e Isole, con il Nord e il Centro che registrano un indice di lettura positivo, al contrario del Sud e delle Isole che registrano, rispettivamente, -11,6% e -10,3%. Se analizziamo gli indici di lettura delle singole Regioni vediamo che solo la Sardegna rimane in positivo (di poco +0,3%) mentre tutte le altre segnano l’anno in negativo. Maglia nera per la Calabria con -15,2%.

La mancanza di servizi nelle Regioni del Sud

Il motivo principale di questa disparità territoriale tra Nord e Sud Italia è legata alla mancanza di servizi e infrastrutture nel Meridione. Questo emerge, per esempio, guardando al numero di librerie per abitante. Il Nord-Ovest è sopra alla media nazionale dell’11% (0,28 librerie per 10mila abitanti), il Nord-Est del 17%, il Centro del 7%. Le Isole sono sotto la media del 6%, il Sud è sotto del 30%.

Pensare un piano per il Meridione

Il ritardo del Meridione è drammatico e non si risolve con interventi estemporanei o slegati da una visione d’insieme – ha commentato Florindo Rubbettino, delegato Aie per il Sud – Una legge di sistema del libro non può non prevedere un piano per il Meridione che miri a costruire un ambiente favorevole alla cultura del libro agendo su tutti questi fattori, attraverso iniziative pubbliche e incoraggiando l’iniziativa privata”.

Focus: l’editoria per bambini e ragazzi

L’editoria per bambini e ragazzi cresce negli anni, con oltre quattromila titoli pubblicati nel 2024, secondo la rilevazione effettuata dall’Osservatorio Aie ad ottobre 2024, in occasione della Fiera Internazionale del Libro di Francoforte. Si registra una crescita del numero di copie comprate (13,1 milioni) con una crescita particolare delle copie di libri riservati a un pubblico pre-scolare e una leggera oscillazione negli anni della spesa fatta dai genitori.