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Educazione ambientale: al via i progetti Minambiente nelle scuole dei Sin

Educazione Ambientale. Dall’educazione ambientale al riscatto dei territori:

grazie al bando dei ministero dell’Ambiente, che mette a disposizione 230 mila euro per progetti nelle scuole curati dalle associazioni riconosciute che operano nel settore ambientale, c’è una speranza in più e un’occasione di formazione per i ragazzi di alcune tra le aree più inquinate del nostro Paese, quelle che ricadono nei Sin, ovvero i siti di interesse nazionale.

Dal nord al sud Italia, dal Sin di Brescia-Caffaro a quello di Milazzo, passando per i Sin della Valle del Sacco, di TerniVal Basento e Bagnoli, diciassette progetti a cura di associazioni come  Lipu, Marevivo, Wwf, Green Cross e Italia Nostra potranno essere un’opportunità di conoscenza e di impegno attivo sul fronte dell’ambiente.

Le attività di educazione e comunicazione ambientale saranno effettuate in collaborazione con le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.

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Tra queste, il progetto della Lipu “Green Schools” per realizzare giardini della biodiversità nelle scuole dei quartieri limitrofi all’Ilva di Taranto  e il progetto di Marevivo “Dai monti al mare. Il fiume trasporta, il mare riceve”, per una migliore conoscenza dell’ecosistema fluviale del Pescara, nel territorio del Sin di Bussi sul Tirino.

Altri 100 mila euro erano previsti nello stesso bando del ministero per eventi, iniziative e manifestazioni, realizzate dalle associazioni o da realizzare, che abbiano il patrocinio del dicastero e abbiano una copertura almeno pluriregionale o nazionale.

I vincitori decretati sono stati sette, tra cui Legambiente, Wwf e Cinemambiente. Si tratta di una forma di co-partecipazione a un progetto globale di educazione ambientale da parte di partner privati e pubblici.

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Il progetto del Wwf “Urban Nature 2019”, per esempio, ha l’obiettivo di ampliare la conoscenza della natura in città attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini.

Le domande pervenute sono state in totale 58.

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“Ogni rivoluzione – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – non può non partire dai piccoli gesti quotidiani di tutti noi. Cambiare il paradigma ambientale si può, a partire dalle nuove generazioni. Ritengo fondamentale promuovere il più possibile l’educazione ambientale e penso che con questi progetti finanziati dal ministero si possa dare il via a una transizione ecologica solida. Con il valido supporto delle associazioni ambientaliste si può scrivere una nuova pagina anche in alcuni dei territori più inquinati d’Italia, quelli che ricadono nei Sin, dove cittadini, insegnanti e alunni devono combattere quotidianamente contro l’inquinamento, una piaga che con la conoscenza, la consapevolezza e l’entusiasmo dei fanciulli può essere progressivamente sconfitta”.