Il dibattito intorno all’educazione sentimentale e sessuale nelle scuole si è riacceso negli ultimi tempi. Ma a che punto siamo in Italia?
In seguito al femminicidio di Giulia Cecchettin si è tornati a discutere dell’importanza dell’educazione sentimentale e sessuale nelle scuole.
Ospite di CrescimiTu, Mario Rusconi dirigente scolastico e presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma, ha spiegato qual è la situazione attuale nelle scuole italiane.
“Già in precedenza le scuole intervenivano senza aver un input ministeriale, dipendeva molto dalla propositività delle scuole stesse. Per esempio il sud, che è spesso demonizzato, ha delle eccellenze scolastiche perché qui c’è bisogno di uno sforzo maggiore in quanto c’è meno contesto culturale generale anche delle istituzioni” spiega Rusconi.
Recentemente sono poi stati approvati dei nuovi provvedimenti: “La nuova disposizione prevede di inserire nella scuola dei gruppi di persone che comprendono studenti, genitori e tecnici professionisti come il sociologo e lo psicologo, che discutono di alcune tematiche che alcuni ragazzi andranno a riportare nella quotidianità scolastica. Si tratta di un momento di approfondimento che nasce in seguito a tutta una serie di atteggiamenti verso le giovani donne che dobbiamo contrastare anche con l’educazione” conclude Mario Rusconi.