Ecosostenibile. Chi l’ha detto che per avere una casa eco-sostenibile si debba necessariamente acquistare una “nuova costruzione” o imbarcarsi in lunghi e costosissimi lavori per ristrutturare il vecchio appartamento di proprietà?
A volte possono bastare pochi accorgimenti per ridurre l’impatto ambientale della propria abitazione e iniziare, così, a mettere in pratica i buoni propositi legati al rispetto dell’ambiente. Tanto più che una casa eco-friendly, oltre ad aiutare il pianeta, può dare una grossa mano anche al vostro portafogli, riducendo drasticamente i consumi (sia energetici che idrici), ed al vostro buon umore, grazie ad un netto miglioramento della qualità della vita!
1.Un tetto (ecologico) sopra la testa
Non potevamo non partire dal tetto. Se pensiamo che il 35% del calore e dell’energia consumata per il riscaldamento si disperde proprio dal tetto che, per giunta, rimane la prima causa di surriscaldamento della casa durante i mesi più caldi, è facile intuire come una sua buona coibentazione debba rappresentare l’imprescindibile punto di partenza per una ristrutturazione eco-sostenibile. Un tetto coibentato assicura un adeguato equilibrio igrometrico che, in sostanza, evita la formazione di umidità e condensa nelle rigide giornate invernali, permettendoci di godere del tepore della casa anche senza dover tenere la caldaia accesa tutto il giorno a pieno regime (o i condizionatori d’aria in estate!).
L’ideale sarebbe installare sul tetto un impianto fotovoltaico, ossia dei pannelli che sfruttano l’energia pulita del sole per trasformarla in energia elettrica, la quale viene immessa direttamente nel circuito domestico migliorando l’autonomia energetica della casa e abbattendo i consumi.
2. Pareti “green”
Per far si che all’interno della nostra casa non vi siano dispersioni di calore ma che, al contrario, si possano mantenere temperature ideali in ogni periodo dell’anno, oltre al tetto, sarà necessario isolare adeguatamente anche le pareti. Ma come possiamo aiutare le pareti della nostra aspirante casa ecologica a resistere e a proteggerci dai vari agenti atmosferici? Tra gli interventi di bio-edilizia più diffusi abbiamo il classico “cappotto” esterno, realizzato con materiali sostenibili e ottimo per evitare dispersioni di calore e impedire la formazione di condensa, le pareti ventilate, ossia la realizzazione di un’intercapedine tra le pareti per far circolare l’aria, e la progettazione di giardini verticali che, oltre ad essere un ottimo sistema di isolamento termico (e acustico), rappresentano la soluzione green per eccellenza.
3. Finestre eco-friendly
Rimanendo in tema di isolamento termico e mantenimento della temperatura interna, le finestre di nuova generazione, realizzate con materiali innovativi e rispondenti agli standard dettati dalla bioedilizia, sembrano essere le più idonee a difendere dalle infiltrazioni e le più efficaci a mantenere il calore per poi ridistribuirlo in modo uniforme in tutto l’ambiente, con conseguenti vantaggi in termini di risparmio energetico.
Alcune aziende si sono specializzate nella realizzazione di prodotti totalmente eco, proponendo infissi in legno proveniente solo da foreste gestite in maniera responsabile e senza l’utilizzo di sostanze e vernici inquinanti. I più tecnologici potranno invece puntare sulla finestra fotovoltaica che, grazie ad un modulo fotovoltaico multistrato a film sottile, simula il funzionamento del tetto fotovoltaico, trasformando i raggi del sole in energia. Inoltre, è una soluzione perfetta per i mesi più caldi in quanto permette l’ingresso della luce e al tempo stesso scherma dal sole.
4. A piedi scalzi sul legno
Una casa che abbia a cuore la salute di chi la abita, oltre che del pianeta in senso lato, non può non valutare ogni minimo dettaglio nella scelta delle soluzioni d’arredo, delle finiture, dei materiali utilizzati, degli infissi e naturalmente dei pavimenti. Scegliere dei pavimenti con materiali ecosostenibili, come il parquet biocompatibile prodotto dal bambù o dal sughero, significa regalare alla propria casa un aspetto sano e accogliente, in linea con i criteri di bioedilizia e in perfetto mood ecologico. Oltre ad essere green, un parquet biocompatibile, rispetto ad uno “tradizionale”, rappresenta un ottimo conduttore termico ed ha il vantaggio di essere anallergico e completamente resistente all’acqua.
5. Il riciclo dell’acqua
Quando parliamo di casa green ed eco-sostenibile non possiamo trascurare la questione relativa al consumo ed allo spreco di acqua, bene quanto mai prezioso e insostituibile. Un’abitazione funzionale ed ecologica deve cercare di contenerne il consumo e ridurne l’emissione. A tal fine è sufficiente installare in giardino un’unità di riciclo dell’acqua. In cosa consiste? Si tratta di un sistema che, attraverso l’utilizzo di cisterne, elettropompe e circuiti di trattamento, permette di raccogliere le emissioni di docce, lavabi, lavatrici, vasche da bagno, e riciclarle per usi non potabili: ad esempio, per lavare l’automobile, per le pulizie domestiche, per il giardinaggio e l’irrigazione o per lo scarico del wc. Si tratta di una soluzione che unisce un aspetto puramente materiale (il risparmio domestico) con un aspetto decisamente più nobile come quello di preservare il bene più prezioso che abbiamo.
6. Pollice verde in abbondanza
Ad una casa in modalità green non può certo mancare il pollice verde, su questo non ci sono dubbi. Ma non è detto che debba essere utilizzato solo al servizio degli esterni della casa, giardino, terrazzo o balcone che sia. Fiori, piante e persino piccoli alberi sono ormai utilizzati in abbondanza, al pari di mobili e complementi d’arredo, per arredare interi ambienti della casa. Vengono creati veri e propri giardini domestici, ossia angoli della casa in cui viene concentrata la presenza del verde, oppure le piante possono essere distribuite in diverse stanze per ossigenare gli ambienti, per creare una sensazione di benessere, riequilibrare l’umidità della casa e instillare un pieno di energia verde!
7. Tecnologia green
Per ridurre l’impatto ambientale della casa, una grossa mano può darcela, paradossalmente, la tecnologia. In che modo? Grazie ai dispositivi passivi è possibile gestire l’energia elettrica in modo più efficiente e mirato. Se da una parte tali dispositivi riescono ad aumentare e migliorare le prestazioni energetiche, dall’altro possono evitare completamente gli sprechi e ridurre i consumi solo al necessario. La domotica consente di centralizzare il controllo dei sistemi di illuminazione, del riscaldamento e della climatizzazione, dell’irrigazione, degli allarmi e degli impianti di sicurezza, segnalando anche eventuali avarie e necessità di manutenzione.
Questo modello di “casa passiva”, introdotto per la prima volta in Germania e sviluppatosi poi in tutta Europa, consente il maggior risparmio energetico e rappresenta attualmente il più importante contributo allo sviluppo dell’edilizia sostenibile.
Oltre che essere il miglior esempio possibile di casa totalmente green.