In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Economia del mare, un settore in crescita; 2) Rinnovabili, in arrivo oltre un miliardo di euro; 3) Conai, un corso per formare 80 green manager; 4) Rifiuti, il deposito cauzionale può recuperare oltre il 90% della plastica
In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Economia del mare, un settore in crescita: Con 227 mila imprese e oltre un milione di occupati, l’economia del mare in Italia genera un valore aggiunto diretto di circa 64 miliardi di euro, che raggiunge i 178 miliardi di euro se si considera l’indotto. È questa la fotografia scattata nel corso della 10^ Conferenza nazionale sul turismo costiero e marittimo nell’ambito della 64a edizione del Salone Nautico di Genova.
2) Rinnovabili, in arrivo oltre un miliardo di euro: Un miliardo e 62 milioni di euro per sostenere le imprese di tutte le dimensioni per la realizzazione di interventi di produzione di energia da fonti rinnovabili e gli interventi per incrementare la capacità della rete elettrica nazionale di accogliere quote crescenti di energia da rinnovabili.
È l’obiettivo del nuovo decreto adottato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, di concerto con il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. Il provvedimento individua i criteri di selezione, avviando così il processo per l’attivazione degli investimenti previsti dal PNRIC, il Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale nell’ambito delle politiche di coesione del periodo 2021 – 2027, che ha tra le sue priorità la promozione delle rinnovabili. “Con gli investimenti regolati dal provvedimento – spiega il Ministro Pichetto Fratin in una nota – si contribuisce agli obiettivi verso la neutralità climatica del Paese, si riducono i costi di approvvigionamento dell’energia per le imprese e si concorre alla realizzazione immediata di una parte degli ingenti investimenti necessari per abilitare il sistema elettrico nazionale allo sviluppo delle fonti rinnovabili non programmabili, senza che il relativo costo gravi in tariffa”.
3) Conai, un corso per formare 80 green manager: Un corso di alta formazione rivolto a 80 laureati di Puglia e Basilicata che vogliono sviluppare competenze ambientali con un focus sulla gestione dei rifiuti di imballaggio: si chiama “Gestione dei rifiuti nell’economia circolare”, è attivato dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e promosso da CONAI come nuova tappa dei suoi Green Jobs, percorsi formativi post-laurea. Il corso, che si svolgerà con lezioni da remoto in modalità sincrona dal 12 novembre 2024 al 21 gennaio 2025, è stato presentato a Montecitorio.
4) Rifiuti, il deposito cauzionale può recuperare oltre il 90% della plastica: Nonostante l’Italia stia facendo molti progressi verso gli obiettivi ambientali europei, ottenendo buoni risultati soprattutto nella gestione dei rifiuti, con una raccolta differenziata sempre più efficace e una riduzione significativa dei rifiuti in discarica, la differenziata non è sufficiente a risolvere il problema degli imballaggi gettati tra i rifiuti, soprattutto per quelli consumati fuori casa come contenitori da asporto, bottiglie in plastica o vetro e lattine. Una possibile soluzione per risolvere il problema e centrare l’obiettivo imposto dall’Europa, è il DRS-Deposit Return System, ovvero il sistema del deposito cauzionale che mira a incentivare economicamente i cittadini a restituire ai negozianti bottiglie, lattine e tutti gli imballaggi che accompagnano l’acquisto di tanti generi alimentari, favorendo l’economia circolare. Di una rinascita del cosiddetto ‘vuoto a rendere’ se ne è parlato al convegno organizzato alla Camera dei Deputati organizzato dalla campagna A Buon Rendere – molto più di un vuoto con il sostegno del vicepresidente della Camera, Sergio Costa, che ha fortemente rilanciato la strada del deposito cauzionale. In molti Paesi il sistema è già attivo. A gennaio 2025 saranno 18 i Paesi in Europa che avranno adottato questo sistema. Tra questi, la Slovacchia che ha introdotto il DRS nel 2022 e in solo 2 anni ha raggiunto il 92% di intercettazione. Il materiale raccolto rimane a disposizione dei produttori di bevande, che gestiscono il sistema che viene impiegato esclusivamente per realizzare bottiglie in PET e lattine in un processo di riciclo bottle-to-bottle e can-to-can. In Italia, però, la proposta non è stata accolta favorevolmente da tutte le fazioni politiche e dal CONAI, il consorzio che si occupa del riciclo degli imballaggi, per il quale più che introdurre il sistema di deposito cauzionale, andrebbe rafforzata la raccolta differenziata.