Ecomondo 2024, CIB e le opportunità del settore agricolo

CIB torna ad Ecomondo con una presenza di oltre 100 Soci. Tra gli appuntamenti del Consorzio anche una panoramica delle novità e i risultati dei bandi biometano del PNRR.

Il CIB, Consorzio Italiano Biogas, torna a Rimini per la 27esima edizione di Ecomondo. Sono più di 100 i Soci del CIB presenti quest’anno alla manifestazione. Un segno importante della risposta del settore alla Fiera di Rimini che conferma anche per questa edizione l’area Farming for Future dedicata all’agroecologia e gli eventi, i workshop e i convegni organizzati all’interno dell’Area Forum CIB.

Tra gli appuntamenti un approfondimento sullo scenario del settore del biogas e del biometano agricolo, con una panoramica delle novità degli ultimi mesi anche in tema di sostenibilità e i risultati dei bandi biometano del PNRR.

“Abbiamo due provvedimenti molto importanti, quello dei prezzi minimi garantiti che finalmente sono diventati realtà dopo tanta attesa. I PMG sono una misura che va a copertura dei costi di funzionamento degli impianti di biogas e garantiscono la continuità per quegli impianti che producono l’energia elettrica e non avevano le condizioni per poter fare biometano”, ha dichiarato a TeleAmbiente Christian Curlisi, Direttore CIB.

“Per quanto concerne invece la nuova costruzione di impianti fino a 300 kw finalmente dopo quasi otto anni è uscito il decreto FER 2 che, nonostante questo grande ritardo, dà un nuovo impulso al settore, soprattutto alle aziende zootecniche per la produzione di biogas da reflui”, ha concluso Curlisi.

Roberto Murano, Affari regolatori CIB, ha spiegato: “Il quarto bando sul biometano del decreto 2022 è andato in maniera molto soddisfacente. Si conferma già il trend del terzo bando, che aveva visto la partecipazione di un gran numero di impianti. Sono stati ritenuti ammissibili dal GSE 139 impianti, per una capacità produttiva che supera i 60 mila standard metri cubi. Rimangono quindi per l’ultimo bando, che aprirà a dicembre, altri 120 mila standard metri cubi. Possiamo dire che se sarà confermato il trend degli ultimi due bandi in termini di crescita sia numerica che di potenza degli impianti, ci avvicineremo molto all’obiettivo finale del PNRR. La speranza poi è che ci siano ovviamente le condizioni per vincere la sfida che ci aspetta adesso, ovvero di realizzare in tempi stretti tutti questi impianti. Sono già più di 280 gli impianti che possono dare avvio ai lavori quindi potrebbero arrivare a oltre 450 gli impianti che riusciremo a realizzare entro il 2026”