Sempre più prodotti sono certificati con l’etichetta Ecolabel EU, il marchio europeo che ne garantisce gli standard ambientali. Sono quasi 100.000 nel 2024.
I beni e i servizi certificati Ecolabel EU crescono di anno in anno. Lo scorso giovedì, la Commissione europea ha pubblicato le ultime statistiche riguardo il marchio che mostrano una crescita continua nel numero di prodotti e licenze.
La certificazione Ecolabel è nata nel 1992 e da quel momento il logo è diventato sinonimo di qualità e rispetto degli standard ambientali sul mercato europeo. Dalla sua creazione, i beni e i servizi che portano questo marchio sono arrivati a quasi 100.000.
Rispetto all’anno scorso, ci sono 10.000 prodotti in più con questa etichetta. “A settembre 2024 sono state assegnate quasi 3.000 licenze per 98.977 prodotti sul mercato UE”, si legge in una nota della Commissione europea. Ma quali prodotti possono ricevere questa certificazione?
Il marchio è ecologico può essere richiesto volontariamente dalle aziende produttrici. Il criterio principale è realizzare prodotti e servizi dotati di eccellenti caratteristiche ecologiche. Prodotti per la pulizia e la cura della persona, abbigliamento, prodotti per il fai da te, per il giardinaggio ma anche materassi, mobili e alloggi turistici e campeggi possono ricevere l’etichetta con l’iconico simbolo del “fiore UE”, purché siano stati progettati per limitare al minimo il proprio impatto ambientale. L’elenco delle categorie continua a crescere ogni anno ed esperti indipendenti aiutano a verificare che i prodotti non contengano sostanze pericolose, tossiche o dannose per l’ambiente.
Etichette dei cosmetici: sono green? C’è un’app per riconoscerle
Tra gli esperti che hanno contribuito a definire i temi della certificazione simbolo di qualità e sostenibilità c’è anche il chimico Fabrizio Zago. Nell’ambito dei cosmetici e della detergenza, il chimico industriale ha fornito la sua consulenza per definire i criteri per l’etichetta green.
Fabrizio Zago è anche il fondatore dell’app Ecobiocontrol, uno strumento utile al consumatore per orientarsi nell’acquisto di cosmetici compatibili con la nostra pelle. “Si prende un prodotto, anche al supermercato, si scatta una foto e, sezionando la parte con le paroline strane, l’app le traduce e le legge grazie a un sistema di intelligenza artificiale, e fornisce i vari pallini. Fornendo un’analisi completa del prodotto”, ha spiegato a TeleAmbiente Zago.