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Ecobonus auto elettriche, che disastro! E il governo pensa a una rimodulazione

Ecobonus auto elettriche, che disastro! E il governo pensa a una rimodulazione

Soltanto l’8% dei fonti messi a disposizione come incentivi all’acquisto di auto non inquinanti è stato utilizzato. Tra i motivi, un tetto massimo troppo alto. 

L’ecobonus governativo per l’acquisto di auto nuove è stato un disastro. Almeno dal punto di vista del rinnovo del parco auto circolante in ottica ambientale. Perché dei 425 milioni stanziati complessivamente per le automobili ecologiche è stato impiegato solo l’8%. 

Il motivo? Gli italiani non utilizzano il bonus per l’acquisto di auto elettriche mentre i fondi per l’acquisto di auto a combustione interna “a basse emissioni” (61 – 135 grammi di CO2/km) sono terminati nel giro di pochissime settimane.

La domanda da porsi, allora, è: perché gli italiani non richiedono i fondi per l’acquisto di auto elettriche?

Il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, ha dichiarato che la colpa è da attribuire ai prezzi ancora troppo elevati per le e-car.

Se questo è vero, è vero anche che gli incentivi non sono stati pensati per risolvere questo problema. Ad esempio, il tetto massimo di spesa per l’ecobonus per le auto elettriche è molto basso (sotto i 35.000 euro). Un tetto che non fa rientrare nei casi di applicabilità una gran parte dei modelli al momento sul mercato.

Per questo motivo il governo ha fatto sapere che sta lavorando per rimodulare gli incentivi esistenti con lo scopo rendere utilizzabili i fondi al momento non utilizzati e contemporaneamente per favorire sia la domanda (con sostegni per le persone meno abbienti per rottamare auto vecchie) che l’offerta (beneficiando la produzione nazionale).

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