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“Eco gender gap”: rispettare l’ambiente è più da uomo o più da donna?

Le donne (71%) adotterebbero comportamenti più sostenibili rispetto agli uomini (59%). Ecco i dettagli di questo “eco gender gap”. 

Sarebbero le donne ad assumere comportamenti più responsabili nei confronti del pianeta Terra. A questa conclusione è arrivata “Mintel“, società di ricerche di mercato attiva nell’analisi della sostenibilità legata ai consumi, nel suo annuale report “Sustainability barometer”.

Proprio questo documento studia i dati delle abitudini dei consumatori, così da sviluppare prodotti e politiche di sostenibilità redditizie.

Ed ecco perché, analizzando i numeri del 2018, è emerso come le donne (71%) riescano ad assumere comportamenti più etici rispetto agli uomini (59%). Insomma, tra i due sessi c’è un vero e proprio “eco gender gap“. E non è finita qui.

Se il 65% delle donne cerca di convincere amici, colleghi e familiari ad adottare pratiche sostenibili, appena il 59% degli uomini è solito dedicarsi al “proselitismo”.

Di certo, i numeri provenienti della ricerca di market driven sono indicativi. Eppure, questi dati alimentano un circolo vizioso nei reparti marketing delle aziende.

Proprio per questo, se le donne sono solite fare acquisti green, il gentil sesso diventa perfino il target privilegiato del green marketing.

Ed ecco perché, ancora oggi nel 2022, la maggior parte dei messaggi pubblicitari si rivolge alle donne solite comprare prodotti per la casa, per la cura della persona, per i figli più piccoli.

Ci sono, infine, differenze nell’alimentazione. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Appetite” nel 2021, gli uomini consumano più carne delle donne.

Lo sguardo di insieme di tutti questi elementi, dunque, ha spinto i ricercatori a concludere che le donne tutelino l’ambiente più degli uomini.

Mai generalizzare

Generalizzare, si sa, è sempre sbagliato. Non tutti gli uomini sono insensibili alle tematiche green e non tutte le donne sono ambientaliste.

Di certo, la speranza per un mondo migliore arriva dalla Generazione Z. I nati tra il 2000 e il 2010 sono già in prima linea per guidare il cambiamento verso un pianeta Terra più sostenibile.