Il cortometraggio Roko dovrebbe essere realizzato entro il 2023 ed è nato dall’idea di tra ex compagni di liceo di Foggia.
Roko è il nome di un crostaceo che vive tra le acque salate nella Cala dei Paguri, una piccola baia di Vieste raggiungibile soltanto via mare. Si tratta del protagonista dell’omonimo cortometraggio in lavorazione che racconterà il dramma della plastica nelle spiagge.
L’idea è venuta un anno fa a tre amici, all’epoca compagni di scuola in un liceo di Foggia. Oggi Armando, Rocco e Andrea studiano all’università ma non hanno abbandonato l’idea di produrre il cortometraggio ambientalista e, anzi, hanno iniziato a fare sul serio grazie a una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding Eppela, che ha selezionato il corto nell’ambito della campagna Stessa Spiaggia Nuovo Mare, che mira a favorire i progetti per la tutela ambientale.
“Roko – spiega Andrea Avantaggiato, studente di Architettura a Pescara – siamo noi. È solo in un mondo che non conosce, perché ancora non siamo pienamente consapevoli dell’entità del problema”. “Vorremmo sensibilizzare la comunità per realizzare qualcosa di importante – aggiunge Rocco Contillo, anche lui studente di Architettura a Pescara -. Credo che questo progetto sia solo un primo passo. Il nostro desiderio è continuare a creare contenuti etici e sostenibili attraverso nuovi progetti, magari creando una startup”.
Oltre ai due futuri architetti, dietro il progetto c’è Armando Pio Carchia, studente all’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma che racconta come lui e i suoi ex compagni di scuola giunsero all’idea di realizzare un corto. “Un giorno – spiega Armando – mentre mi trovavo su una spiaggia notai che la quantità di plastica abbandonata superava le mie aspettative. Noi non ci rendiamo conto del cambiamento climatico perché non lo subiamo davvero sulla nostra pelle. È questa la storia che dobbiamo raccontare. Da questa idea nasca Roko”.
È possibile contribuire alla realizzazione del corto tramite il sito ufficiale di Eppela.