In occasione dell’Earth Day 2024, gli ambientalisti chiedono a governi e imprese una riduzione del 60% della produzione delle plastiche entro il 2040.
“Planet vs. Plastics” ovvero “Il Pianeta contro la Plastica“. Questo il tema della 54° edizione dell’Earth Day, cioè la Giornata della Terra, in calendario ogni 22 aprile, per sensibilizzare alla tutela della nostra unica ma fragilissima Casa. Una ricorrenza che – dopo essere nata nel 1970 per protestare contro lo sversamento di dieci milioni di litri di petrolio in mare al largo di Santa Barbara, in California, negli Stati Uniti d’America – coinvolge oltre un miliardo di persone in 193 Paesi del Globo. A organizzare l’evento, oggi come allora, l’omonima Organizzazione Non Governativa Earth Day che chiede una riduzione del 60% della produzione delle plastiche entro il 2040.
Tra le istanze degli ambientalisti a governi e imprese, la promozione di una nuova consapevolezza pubblica sui danni causati da bicchieri e piatti non riciclabili a uomini, animali e biodiversità, lo stop alla fast fashion e l’investimento in un mondo plastic-free. “Questo materiale scorre nel nostro flusso sanguigno, aderisce ai nostri organi interni e trasporta metalli pesanti causa di cancro. La Campagna “Planet vs. Plastics” è una chiamata alle armi per salvaguardare la salute di ogni essere vivente sul pianeta Terra“, commenta il Presidente dell’Earth Day, Kathleen Rogers.