L’ultimo desiderio della giovane che viveva e lavorava a Londra: ecco come aiutare a realizzarlo.
Dorita Delle Donne non ce l’ha fatta. La 34enne italiana, residente nel Regno Unito, era stata colpita da un tumore molto aggressivo e inoperabile, contro cui era possibile solo tentare delle cure sperimentali molto costose e non rimborsate dal servizio sanitario britannico. Per finanziare le spese sanitarie, sul web erano state avviate diverse raccolte fondi.
La storia di Dorita, morta ieri, aveva commosso l’Italia. La giovane, originaria di Castellammare di Stabia (Napoli), a Londra viveva con la compagna Ester e lavorava come manager in uno dei ristoranti del noto chef Gordon Ramsay, ma dopo aver scoperto la malattia aveva dovuto lasciare il lavoro. Le cure sperimentali le consentivano di sopportare il dolore causato dalla malattia, ma avevano effetti molto brevi e per questo, molto spesso, dovevano essere avvicendate.
Negli ultimi tempi, le condizioni di Dorita erano nettamente peggiorate, ma la giovane italiana aveva continuato ad affrontare la malattia con il sorriso. Solo pochi giorni fa, nell’ospedale in cui era ricoverata, la 34enne aveva sposato la compagna Ester. “Eccoci qui a ufficializzare il nostro amore, ovviamente ci aspettavamo una diversa location dell’ospedale, in queste condizioni, e anche senza anelli“, aveva scritto Dorita sui social. Negli ultimi giorni, poi, il peggioramento, fino alla morte.
“Siamo riuscite a passare l’ultimo Natale a casa insieme e solo tu sai quanto dolore hai provato per resistere fino al primo dell’anno per regalarmi un giorno in più di felicità, perché tu sei la mia felicità” – le parole di Ester Sanna, diventata moglie di Dorita da pochi giorni – “Non hai fatto in tempo a condividere questa foto che custodivi per Capodanno. Stare in piedi per scattare questa foto a cui tenevi tanto non è stato per te facile, ma come sempre hai trovato le forze e il tuo splendido sorriso. La più bella del mondo, dentro e fuori sei tu Vita Mia. Mancherai per sempre, ma mi auguro tu abbia un’altra vita felice altrove e ti auguro di continuare a sorridere per sempre come solo tu sai fare“.
“Un dolore cosí speravo di non doverlo mai provare e non sarà facile la vita senza colei che rendeva ogni mio giorno migliore al mio fianco” – ha scritto sui social la moglie Ester – “Adesso è giunta l’ora di realizzare gli ultimi desideri di Dorita. Per il trasferimento del corpo da UK all’Italia, funerali e degna sepoltura i costi sono elevati. In aggiunta rimangono in capo a me obbligazioni tra cui pagamento per intero dell’affitto che dividevamo e che ora addebiteranno a me“.
Il welfare britannico, tra l’altro, garantisce ben poco ai lavoratori del settore della ristorazione: Dorita lo ha scoperto due anni fa, quando le era stato diagnosticato il tumore. E non era stato possibile neanche stipulare un’assicurazione sulla vita. Per finanziare il trasporto della salma di Dorita e i funerali in Italia, è stata avviata una nuova raccolta fondi su GoFundMe, a cui è possibile partecipare da questo link.
L’ultimo desiderio di Dorita, infatti, era quello di avere il funerale nella stessa chiesa in cui si era celebrato quello di suo padre, a Gragnano, e di essere sepolta a Castellammare di Stabia, accanto alla cugina morta in giovanissima età.
