L’ex presidente repubblicano, nuovamente candidato, ai giornalisti: “Ho tutto il diritto di attaccare Kamala Harris”.
Donald Trump è pronto a tornare nel prossimo futuro ai comizi in pubblico, con misure di sicurezza straordinarie dopo essere scampato miracolosamente ad un attentato il 13 luglio scorso. Il Secret Service ha annunciato un nuovo piano per consentire all’ex presidente, nuovamente candidato per le prossime elezioni negli Stati Uniti, di tornare a parlare in pubblico: previsti anche vetri antiproiettili e altre misure di sicurezza che generalmente vengono riservate solo a presidenti e vicepresidenti in carica.
Trump: “Fermerò la truffa green”
Intanto, però, l’imprenditore statunitense che vuole tornare alla Casa Bianca sta organizzando interviste (come quella live su Twitter/X con Elon Musk) e conferenze stampa, in cui attacca l’attuale presidente Joe Biden e la sua vice, candidata presidente e sua rivale, Kamala Harris. A cominciare dall’agenda green promossa dall’amministrazione democratica. “Fermerò la guerra di Kamala all’energia e alla truffa verde (Green New Scam le parole originali, e non Green New Deal, ndr). Metteremo fine al maxi piano per la transizione energetica dei democratici che il Congresso ha approvato” – ha tuonato Donald Trump – “Fermeremo anche tutti i sussidi previsti per favorire i veicoli elettrici, anche se ho l’endorsement di Elon Musk (fondatore e proprietario di Tesla, ndr)“.
Trump: “Ho diritto ad attaccare Kamala Harris”
Nella conferenza stampa tenuta nel suo resort a Bedminster (New Jersey), e trasformata presto in un comizio, Donald Trump ha attaccato non solo le politiche dei democratici, ma anche la sua rivale alle prossime presidenziali. “Penso di aver diritto agli attacchi personali contro Kamala Harris. Lei mi ha definito ‘bizzarro’ e io non ho molto rispetto per lei, né per la sua intelligenza, inoltre hanno armato il sistema giudiziario contro di me” – ha spiegato il candidato repubblicano – “Kamala segue il piano Maduro, ci faranno diventare un Paese comunista e povero come il Venezuela“.
