Continuano le indagini per ricostruire la morte dei due attivisti in Amazzonia. Un nuovo arresto nelle ultime ore.
Mentre il mondo intero chiede giustizia per Dom Phillips e Bruno Bruno Araújo Pereira, proseguono le indagini sulla morte del giornalista britannico e dell’antropologo brasiliano. I due attivisti, scomparsi il 5 giugno, sono stati trovati morti nella stessa Amazzonia che cercavano di difendere. La polizia federale brasiliana, sulla base delle prime fasi dell’autopsia, ha accertato che i due sono stati uccisi a colpi di pistola.
Enquanto as omissões do governo Bolsonaro continuarem a alimentar atividades criminosas na Amazônia, veremos cada vez mais conflito na floresta. A maior homenagem que podemos prestar a Bruno e Dom é continuar lutando para que os povos do Brasil e as florestas estejam protegidos. pic.twitter.com/TxgVh1S6RW
— Greenpeace Brasil (@GreenpeaceBR) June 17, 2022
Dom Phillips, in particolare, è stato colpito da almeno un colpo nella regione addominale e toracica, con proiettili appartenenti ad armi da caccia. Bruno Pereira, invece, è stato raggiunto da tre colpi: alla testa, al torace e all’addome. Intanto, il quotidiano brasiliano Globo rivela che c’è stato un terzo arresto, dopo quello dei due fratelli. Si tratta di un uomo che si è costituito dalla polizia, spiegando di essere coinvolto nel duplice omicidio ma negando di aver sparato. Altre cinque persone, però, risultano indagate. E, come riporta ancora Globo, è stata rinvenuta la barca usata da Phillips e Pereira per spostarsi in Amazzonia.