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La docu-serie “Junk – Armadi pieni” racconta i costi sociali e ambientali della fast fashion

junk armadi pieni

Al via la docu-serie “Junk – Armadi pieni”. Sei puntate che raccontano i costi sociali ed ambientali dell’eccessivo consumo di abbigliamento.

Girata in sei Paesi diversi, la docu-serie “Junk – Armadi pieni” approfondisce in ogni puntata il sovraconsumo dei vestiti e gli effetti sociali e ambientali della fast fashion.

Dal Cile e Ghana, le discariche di vestiti del mondo, all’Indonesia, dove la produzione di fibre tessili sta distruggendo la biodiversità, passando per il Bangladesh teatro del più grande incidente avvenuto in una fabbrica tessile, quello del Rana Plaza con oltre 1100 vittime. In India poi, dove la crescente richiesta di cotone ha stravolto millenni di cultura della coltivazione nel Paese e infine in Italia, ultima tappa della docu-serie.

Un viaggio che mostra, attraverso storie e immagini, le persone e gli ecosistemi che subiscono direttamente l’impatto negativo dell’eccesso di abiti.

L’obiettivo della docu-serie è far comprendere al pubblico che gli abiti possono avere una seconda vita, recuperandoli attraverso l’antica arte della sartoria.

“Junk – Armadi pieni” andrà in onda su Sky

La serie tv andrà in onda su Sky, che l’ha co-prodotta insieme a Will Media.

Host e co-autore è Matteo Ward, imprenditore, divulgatore e attivista, che ha curato la ricerca dei contenuti scientifici della docu-serie, scritta e diretta da Olmo Parenti e Matteo Keffer di A Thing By.