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Una presa di posizione sorprendente (ma non troppo) di fronte ad un movimento sempre più popolare nel Regno Unito.

Mentre il Regno Unito si appresta a discutere nuove leggi per vietare l’importazione dei trofei di caccia, dall’Africa alcuni leader delle comunità locali prendono una posizione decisamente sorprendente e criticano la campagna promossa dal ministro dell’Ambiente Zac Goldsmith e rilanciata da tantissimi vip. Per citarne solo alcuni, troviamo Ricky Gervais, Brian May, Ed Sheeran e Joanna Lumley.

L’obiettivo del Governo britannico è di vietare l’importazione dei trofei di caccia entro l’attuale legislatura, favorendo così la conservazione delle specie più a rischio. In Africa, però, gli scienziati, gli ambientalisti e i leader locali sono assolutamente contrari, perché il disegno di legge rimuoverebbe gli incentivi finanziari per proteggere gli animali selvatici senza fornire una valida alternativa.

Maxi Pia Louis, scienziata e politica namibiana, è stata a Londra in qualità di rappresentante di nove Paesi dell’Africa del Sud, e ha incontrato vari politici, tra cui lo stesso Goldsmith. Le sue parole sono state durissime. “Gli africani non sono stati mai interpellati, specialmente chi vive dove gli animali selvatici sono molto presenti. Senza incentivi per tutelare la fauna selvatica, vedremo perdita di terra. Potete immaginare cosa accadrebbe a leoni ed elefanti che hanno bisogno di grandi spazi” – il commento di Maxi Pia Louis – “Non sono una cacciatrice e non amo le armi. Ho visto gente uccisa con le armi durante l’apartheid in Namibia, ma questo non è un buon motivo per portare via i mezzi di sussistenza delle persone“.

La Namibia, indipendente dal Sudafrica sin dal 1990, in oltre 30 anni è riuscita a regolare i trofei di caccia, destinando fondi per tutelare le specie più vulnerabili di fronte al bracconaggio (elefanti, leoni, leopardi, giraffe e ghepardi). “Dovrebbero essere le comunità locali a decidere come gestire la fauna selvatica con cui vivono, specialmente per quanto riguarda gli esemplari più pericolosi” – ha spiegato Maxi Pia Louis – “Questa è una forma di neocolonialismo. Siamo aperti alle discussioni, ma solo con rispetto reciproco. Chi è Ricky Gervais? Nemmeno lo conosciamo. I vip hanno soldi, fama, prestigio e accesso ai social media, a differenza delle nostre comunità. Lui dovrebbe essere dalla parte dei più vulnerabili e dovrebbe venire da noi a vedere i nostri programmi di conservazione“.

 

Il noto attore Ricky Gervais è stato tirato in ballo a causa di una campagna lanciata sui social media, in cui aveva definito i trofei di caccia “una bugia che permette a ricchi psicopatici di sparare e a funzionari corrotti di fare soldi, e non un metodo di conservazione“. La situazione è però più complessa: se i trofei di caccia fossero vietati senza alternative finanziarie, si rischierebbero uccisioni di massa della fauna selvatica, comprese le specie più vulnerabili.