A Todi si è parlato della discriminazione multipla che subiscono le donne con disabilità. Il consigliere regionale Peppucci: “Una donna con disabilità è discriminata rispetto ad un’altra donna, ma anche rispetto ad un uomo con disabilità”
A Todi, in provincia di Perugia, si è svolto il convegno “Donne e disabilità. Storia di una discriminazione multipla”.
Si è sviluppato un confronto sulla proposta di legge inerente la Parità di genere delle donne con disabilità (integrazione della legge’14/2016′), voluta dal consigliere regionale Francesca Peppucci (gruppo Misto) e approvata dall’Assemblea legislativa dell‘Umbria.
Il consigliere regionale Francesca Peppucci, intervistata da Teleambiente ha dichiarato: “La donna ancora oggi viene troppo spesso discriminata in diversi ambiti della vita, questa discriminazione si va a moltiplicare nel momento in cui una donna ha una disabilità, si raddoppia in ambito lavorativo, sanitario ed in ambito anche di violenze, purtroppo”.
“Con una legge regionale, di cui sono la prima firmataria – ha spiegato Peppucci – siamo intervenuti nella legge per la parità di genere introducendo il concetto di discriminazione multipla, un aspetto che troppo spesso viene sottovalutato o taciuto”.
“Una donna con disabilità – ha continuato – è discriminata rispetto ad un’altra donna, ma anche rispetto ad un uomo con disabilità. Per combattere questa situazione, dobbiamo mettere in campo tutte le azioni possibili”.
“Purtroppo – ha concluso il consigliere Francesca Peppucci – a livello politico c’è una consapevolezza parziale, perché quando ci siamo trovati ad approvare questa legge in consiglio regionale, parte dell’opposizione ha deciso di uscire dall’aula e di non partecipare al voto ed altri invece si sono astenuti”.
Al convegno sono intervenuti anche il Garante delle persone con disabilità della Regione Umbria, Massimo Rolla, il sindaco di Todi Antonino Ruggiano, la presidente del Centro pari opportunità della Regione Umbria, Caterina Grechi ed in collegamento video, ha portato la sua esperienza toccante, anche Antonella Ferrari, attrice, scrittrice e ambasciatrice Aism, affetta da sclerosi multipla da oltre vent’anni.
“Il disabile è un ottimo ospite – ha detto la Ferrari- che commuove, fa piangere, ma fargli fare un lavoro, riconoscerlo come professionista, è un’altra cosa”