Nuova condanna da parte della Corte di Giustizia Ue che ha dato ragione a un gruppo di acquirenti che avevano comprato veicoli con il deafeat device incriminato tra 2011 e 2013
Nuova condanna per Volkswagen sul caso dieselgate. Questa volta la Corte di Giustizia europea ha condannato la casa automobilistica tedesca che era stata portata in tribunale da un gruppo di cittadini che avevano comprato veicoli con il deafeat device incriminato tra il 2011 e il 2013. Si tratta dell’ennesima condanna, questa volta da parte della Corte di Giustizia Ue, dopo le class action nazionali.
Nella sentenza della Corte si legge che “Il software dei veicoli diesel che riduce l’efficacia del sistema di controllo delle emissioni a temperature normali per la maggior parte dell’anno costituisce un ‘defeat device’ vietato”.
Inoltre, “Poiché tale inadempimento non è di lieve entità, la rescissione del contratto di vendita del veicolo non è, in linea di principio, preclusa”.
Una nuova tegola sulla casa tedesca, dunque, dopo lo scandalo scoppiato nel 2015 e che nei mesi successivi si è allargato a tante altre case automobilistiche europee.
Dieselgate: Highest EU court considers Volkswagen’s adapted software also as a fraud https://t.co/Prlbps0g0m
— Tony Verhelle (@TonyVerhelle) July 15, 2022
