Detersivo per la lavatrice, qual è la scelta più sostenibile

Detersivo per la lavatrice, qual è la scelta più sostenibile?

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Detersivo per la lavatrice, qual è la scelta più sostenibile? Ecco quali sono le opzioni più green.

Si può ottenere un bucato impeccabile, profumato e a basso impatto ambientale? È possibile adottando alcuni accorgimenti e utilizzando detersivi che riducono al minimo la produzione di plastica e rifiuti non biodegradabili.

Si sa che una delle principali fonti di microplastiche nelle nostre case è la lavatrice. I tessuti sintetici sono la seconda causa di inquinamento da microplastiche dei mari ma anche il detersivo ha un ruolo importante nella produzione di particelle inquinanti.

Oltre ai consigli per un lavaggio sostenibile “quasi” perfetto del chimico Fabrizio Zago, ecco qualche altro suggerimento per scegliere un detersivo che abbia il minor impatto ambientale possibile.

Detersivo lavatrice: liquido, in polvere, in fogli. Qual è la scelta migliore?

In commercio c’è una grande varietà di prodotti per il bucato e per ogni specifica esigenza. Per capi colorati, bianchi, delicati, il detersivo per la lavatrice ha mille caratteristiche e spesso ci si trova confusi davanti allo scaffale senza sapere quale scegliere.

Se però la decisione include anche l’impatto ambientale del prodotto, il cerchio si stringe. Sono davvero pochi i saponi per il bucato davvero green. Un test di Altroconsumo ha cercato di fare chiarezza nel mare magnum di fragranze, tensioattivi, enzimi e polimeri.

Il detersivo liquido migliore per efficacia, prezzo e impatto sull’ambiente è risultato uno del marchio Carrefour Eco Planet Mughetto e Lavanda, che ha ottenuto il punteggio più alto ai test. Secondo la rivista, è un buon detersivo universale, che concilia bene la rimozione dello sporco con un basso impatto ambientale. Inoltre presenta la certificazione Ecolabel.

Per quanto riguarda il detersivo in polvere, tra i suoi vantaggi c’è sicuramente un imballaggio meno impattante, perché spesso è confezionato nel cartone. Spesso ha una durata maggiore rispetto a quello liquido e risulta più economico. Per ottenere i risultati migliori, basterà usarne poco, come spiega l’influencer green Elisa Nicoli (Eco Narratrice). Come ammorbidente, la scelta può ricadere su un’altra polvere molto apprezzata nell’autoproduzione di detersivi: l’acido citrico. Per un corretto utilizzo però, va diluito in acqua al 20%.

L’ultimo tipo di detersivo, sempre più conosciuto e apprezzato, è quello in fogli. Anche in questo caso, gli imballaggi sono solitamente in cartone e i foglietti lavanti hanno caratteristiche eco-friendly. Come spiega Camilla Mendini, Carotilla su Instagram, il detersivo in fogli è un risparmio in termini di spazio – ciò rende il trasporto del prodotto meno impattante – in termini di comodità, perché essendo predosati non c’è il rischio di utilizzare troppo detersivo e in termini economici, perché spesso risulta più conveniente dell’equivalente liquido. Molti marchi poi, garantiscono un prodotto plastic free, con tensioattivi di origine vegetale che non lasciano residui inquinanti, come Poolito e Wave.

 

 

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Ridurre al minimo imballaggio, plastica e sostanze chimiche dannose per l’ambiente e per la nostra pelle è senza dubbio la scelta migliore. Non tutti però possono autoprodurre il detersivo o acquistarlo sfuso nei negozi che ne garantiscano anche la sostenibilità ambientale. Le alternative però ci sono e ormai si trovano sia online che negli scaffali della grande distribuzione.

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