“Depurazione non fatta bene, un problema sulle spiagge italiane: quando una spiaggia non è balneabile molto probabilmente c’è un depuratore nei paraggi che non funziona. E purtroppo al sud la situazione non è delle migliori”. Il video di Pinuccio che spiega lo stato dei depuratori e della rete fognaria in Italia.
L’Italia dei depuratori tra maxi multe dell’Europa e mari inquinati. Una mappa del problema che riguarda l’intero Paese con punte di vera emergenza al sud.
Nonostante le sollecitazioni dell’Unione Europea, restiamo ancora fanalino di coda e a pagarne le conseguenze è il nostro mare. Malfunzionamenti e zone prive di impianti fognari all’avanguardia mettono a rischio aree protette e rendono non balneabile importanti tratti di costa e nel clima dell’emergenza c’è una corsa a colmare le falle del sistema che molte volte giustificano anche azioni discutibili che invece di risolvere rischiano di minacciare alcuni territori.
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“Depurazione non fatta bene, un problema sulle spiagge italiane: quando una spiaggia non è balneabile molto probabilmente c’è un depuratore nei paraggi che non funziona. E per la rete fognaria e i depuratori che non funzionano bene in Italia, l’Unione Europea ci ha bacchettato perché dal ’98 che non ci siamo adeguati – spiega Pinuccio– E ci hanno fatto una multa forfettaria per gli anni precedenti di circa (25 milioni di euro) e da un po’ di anni a questa parte se non ci adeguiamo ogni 6 mesi dobbiamo dare più di 30 milioni di euro. Praticamente un mutuo”.
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“Per informarvi sulla rete fognaria e i depuratori della vostra zona basta andare sul portale delle acque. Sul sito c’è una mappa dell’Italia: puntini blu dove funzionano, puntini rossi o arancioni dove non funzionano o non esistono proprio. E purtroppo il sud su questo è un po’ indietro: la mappa parla chiaro”.
MAPPA
“Sono 800 i comuni di Italia che non assolvono alla depurazione fatta bene delle acque. In base ai dati del CRESME, i ‘carici civili non trattati’ in Italia sono al 40% e ci sono punte come in Sicilia del 56%”.
“E’ vero che siamo in emergenza ma dobbiamo stare attenti a non creare qualcosa che possa creare un danno futuro”.
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Ed imprenditori “particolari” in caso di emergenza fanno capolino. “In Calabria, ad esempio, molti depuratori erano gestiti dall’ndrangheta. Infatti sono stati sequestrati e chiusi (operazione “metauros”).
Pinuccio precisa anche: “Bisogna ricordare ai cittadini che non bisogna buttare tutto nel water”.