Come migliorare la convivenza tra delfini e pescatori? Ha provato a dare una risposta il progetto appena conclusosi; Life Delfi, cofinanziato dal Programma LIFE dell’Unione Europea e coordinato da CNR-IRBIM che ha coinvolto oltre 500 pescatori e 200 imbarcazioni per testare 180 dissuasori acustici, 400 deterrenti visivi e 900 nasse.
Delfini e pescatori troppo spesso condividono le stesse aree di pesca col risultato che almeno 200 cetacei si spiaggiano ogni anno. Molti di questi cetacei hanno interagito con le attività di pesca, questa interazione costa dai mille ai diecimila euro ogni anno per ciascuna imbarcazione. Tra tutti i metodi di pesca quello più rischioso per i delfini è quella con le reti volanti, che nell’Adriatico sono utilizzate per pescare acciughe e sardine.
Il progetto ha messo in campo per 5 anni attività di ricerca avvalendosi della partecipazione di partner come Legambiente, ma coinvolgendo soprattutto i pescatori del Tirreno e dell’Adriatico oltre a quelli delle isole maggiori. Utilizzando 180 dissuasori acustici interattivi detti pinger. Si è riusciti a dimezzare il fenomeno delle interazioni con i pescatori (- 50%) senza ridurre la cattura del pescato.
Il progetto ha permesso di catalogare e studiare le abitudini di comportamento di oltre 1.300 cetacei per prevenire il fenomeno dello spiaggiamento. 74 pescatori sono stati formati al dolphin watching sostenibile, l’osservazione dei delfini in mare nelle zone turistiche può diventare un’attività redditizia e rispettosa del mare.
Save the date Final Event #LifeDelfi
Mole Vanvitelliana ad Ancona 11 dicembre 2024 h 9.00#LIFEproject @LIFEprogramme#Natura2000 #EUBiodiversity @CnrIrbim pic.twitter.com/KELgRvzCLj— Life Delfi (@delfi_life) November 28, 2024
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti dalle azioni del progetto Life Delfi, nonostante le difficoltà incontrate durante questi 5 anni di lavoro, non ultimi il Covid e il caro gasolio generato degli eventi bellici, che ovviamente hanno generato altre emergenze per i pescatori. Nonostante queste difficoltà siamo riusciti a portare soluzioni concrete al mondo della pesca professionale per ridurre il fenomeno delle interazioni con i delfini. Chiudiamo il progetto con una grande notizia: con Life Delfi e la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche diffonderemo gli smart pinger, i dissuasori acustici basati sull’intelligenza artificiale, cercando di abbassare sempre più la frequenza di interazione tra delfini e reti da pesca. Si tratta di una soluzione nuovissima e pionieristica tanto che siamo già stati contattati da diverse realtà da tutto il mondo. Un grande ringraziamento va ai partner e a quanti hanno preso parte alle attività di Life Delfi dando il loro fondamentale contributo”, dichiara Alessandro Lucchetti di CNR-IRBIM coordinatore di Life Delfi.
“Life Delfi è stato un progetto molto importante, non solo perché è stato di mettere in campo attività innovative anche da punto di vista tecnologico, ma perché ha contribuito a raggiungere obiettivi di conservazione concreti per le specie sensibili, collaborando con mondo della pesca nella promozione di pratiche sostenibili; ha aumentato la consapevolezza degli operatori economici, delle istituzioni e dei cittadini; ed ha proposto misure alle amministrazioni regionali e nazionali per una transizione blu e per il raggiungimento delle politiche europee, come quello di avere il 30% di territorio protetto a terra e a mare entro il 2030 e favorire il conseguimento e mantenimento del buono stato ambientale dell’ecosistema marino secondo quanto previsto dalla Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino 2008/56/CE”, dichiara Federica Barbera dell’ufficio biodiversità di Legambiente
Così l’intelligenza artificiale tutela i delfini: l’intervista allo scienziato del CNR-IRBIM