La FAO ha pubblicato i punti chiave del suo report sulla deforestazione, nel quale sostiene che a partire dal 1990 siano stati distrutti 178 milioni di ettari di netti di foreste, l’equivalente della superficie della Libia.
Il mondo ha perso 178 milioni di ettari netti di foreste negli ultimi 30 anni, un’area grande quanto la Libia secondo il report preliminare Global Forest Resources Assessment (GFRA) della FAO. Il GFRA raccoglie i dati della deforestazione di 236 paesi ogni cinque anni e si affida ai singoli paesi per ottenere dati sulla copertura forestale, la gestione, gli stock e la proprietà. Il report finale sarà pubblicato a giugno 2020.
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Secondo il nuovo report il tasso annuo di perdita netta più alto, la differenza fra le aree disboscate e quelle rimboschite, riguarda il continente africano, con 3.9 milioni di ettari di foreste nette l’anno perse tra il 2010 e il 2020 mentre al secondo posto il Sudamerica con 2.6 milioni di ettari. Al contrario, “l‘Asia ha registrato il più alto guadagno netto di aree forestali nel periodo 2010-2020, seguito da Oceania ed Europa”. Il tasso annuo di perdita netto è diminuito dai 7.9 milioni di ettari l’anno del decennio 1990-2000 ai 4.7 milioni l’anno dal 2010 al 2020. Secondo il report questo rallentamento deriva da un maggior rimboschimento e dall’espansione delle foreste naturali. Al momento le foreste coprono circa 4.06 miliardi di ettari, il 31% del nostro pianeta. Russia, Cina, Brasile, USA e Canada posseggono più della metà di queste foreste.
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Rispetto all’ultimo GFRA, che copriva il periodo 2010-2015, il Brasile, l’Indonesia e il Myanmar hanno riportato la maggior perdita di foreste. Sebbene i dati facciano affidamento alla trasparenza di questi paesi, le immagini satellitari hanno indicato una serie di aree nell’Amazzonia brasiliana dove un’area grande 1.8 volte il Lussemburgo è andata distrutta durante gli incendi dello scorso anno. In Indonesia, i dati satellitari hanno mostrato 3.4 milioni di ettari di piantagioni illegali nelle foreste del paese; queste foreste sono a maggior rischio invasione da parte dei piccoli proprietari terrieri che si oppongono alle piantagioni di larga scala. Nel Delta del Mekong, più di 300,000 ettari di foreste sono andati distrutti in Myanmar, Cambogia, Vietnam, Laos e Tailandia tra il 2010 e il 2017.
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I dati della FAO però indicano alcuni sviluppi positivi: sebbene 420 milioni di ettari di foreste siano stati distrutti negli ultimi 30 anni questo tasso è in calo: “Negli ultimi 5 anni il tasso di deforestazione annuale è di 10 milioni di ettari l’anno, in calo contro i 12 milioni di ettari l’anno del quinquennio 2010-2015”.