I potenti della Terra arrivano a Davos con jet privati e inquinano quanto 350mila auto

I potenti della Terra a Davos con jet privati: inquinano quanto 350mila auto

Tabella dei Contenuti

Si è concluso il World Economic Forum di Davos dove i grandi del mondo della politica e dell’economia riflettono sui rischi della crisi climatica ma si comportano come se questa non esistesse. Secondo Greenpeace le emissioni legate ai jet privati nella settimana del meeting sono quadruplicate

Come ogni anno i potenti del mondo della politica e della finanza si sono incontrati a Davos, in Svizzera, per il World Economic Forum, un evento che mira a fare il punto sull’andamento dell’economia mondiale, sulle prospettive di crescita e sui rischi. L’ultima giornata del forum è stata venerdì 20 gennaio.

E tra i rischi individuati negli ultimi anni dalle donne e gli uomini più potenti del mondo c’è senz’altro la crisi climatica. Peccato, però, che chi partecipa a questo evento – pur sottolineando l’importanza della lotta al cambiamento climatico – continui ad avere uno stile di vita estremamente impattante. A partire dalle proprie abitudini di mobilità.

Davos, i jet privati dei potenti inquinano come 350mila auto

Secondo un’indagine commissionata da Greenpeace, durante il World Economic Forum dello scorso anno i jet privati che hanno portato a Davos i partecipanti al meeting hanno causato emissioni di CO₂ pari alle emissioni medie di 350 mila automobili. 

“Le persone più ricche e potenti del pianeta si ritrovano a Davos per discutere a porte chiuse di questioni cruciali come la crisi climatica e le disuguaglianze, ma ci vanno usando la forma di trasporto più iniqua e inquinante: i jet privati”, dichiara Federico Spadini, della campagna trasporti di Greenpeace Italia.

I super-ricchi che hanno partecipato al meeting del 2022, dunque, non solo avrebbero potuto evitare di utilizzare un volo privato (che produce un livello di inquinamento pro-capite estremamente elevato) ma nella grandissima parte dei casi, avrebbe potuto evitare del tutto l’aereo come mezzo di trasporto. 

Secondo l’indagine di Greenpeace, infatti, dei 1040 jet privati arrivati a Davos nei giorni del meeting del 2022, il 53% era costituito da tratte a corto raggio inferiori a 750 km, che avrebbero potuto essere percorse facilmente in treno o in auto, mentre il 38% ha percorso distanze ultra-brevi, inferiori a 500 km.

E molti di questi provengono proprio dall’Italia. Secondo l’analisi di Greenpeace, i voli da e per gli aeroporti italiani sono stati in totale 116, con 43 di questi addirittura sotto i 250 km.

Davos, in una settimana quadruplicate le emissioni di CO2 legate ai voli

A guardare i dati presentati da Greenpeace International viene da chiedersi quanto abbia senso organizzare incontri sulla riduzione dei rischi legati alla crisi climatica se a parteciparvi sono soggetti che hanno comportamenti estremamente impattanti.

Per capire quanto vale l’impatto di questo meeting annuale in termini di emissioni climalteranti basta pensare che nella settimana del World Economic Forum i jet privati dei partecipanti hanno generato emissioni di CO₂ quattro volte superiori a quelle che in media sono attribuite a questo tipo di velivoli nelle altre settimane dell’anno.

A Davos si riuniscono “le persone che più stanno alimentando la distruzione del pianeta”, ha dichiarato Greta Thunberg attaccando il Forum economico mondiale. L’attivista è stata rilasciata proprio pochi giorni fa dalla polizia tedesca per le proteste contro l’espansione delle attività estrattive di carbone a Lutzerath.

Pubblicità
Articoli Correlati