
Cuba. L’87% delle 7 milioni e 200mila persone che sono andate a votare ha scelto il SI. Cuba ha quindi ha una nuova Costituzione.
Al fronte di un 4% di schede bianche va segnalato però un 8% di voti per il No, quasi 700mila persone, probabilmente i nostalgici della vecchia Cuba.
Cuba ha quindi ha una nuova Costituzione, legata al passato in alcuni punti ma che però in altri risulta più moderna di quella di tanti stati occidentali. Adesso sta al Governo Cubano e ai cubani stessi, rispettarla.
Gli otto milioni di abitanti dell’isola al largo degli Stati Uniti sono stati chiamati a votare la nuova Costituzione del paese domenica 24 febbraio per sostituire il primo documento costituzionale datato 1976.
Con l’obiettivo di adeguare la Costituzione del 1976 all’apertura economica operata da Raul Castro, la riforma riconosce il mercato, la proprietà privata e gli investimenti stranieri come necessari per rilanciare la crescita di un Paese minato dalle innumerevoli carenze. Resta intatto il dominio del Partito comunista di Cuba.
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E’ un periodo di enormi cambiamenti per Cuba. Fin dalla morte Fidel Castro e l’avvicendarsi di Raul Castro prima e di Miguel Diaz Canel, la nazione sta andando incontro a una lenta ma inesorabile modernizzazione e soprattutto a un’apertura alle potenze occidentali. In questo contesto una Costituzione che ancora richiamava i valori del comunismo della Guerra Fredda, della proprietà Statale e dell’anti americanismo era vista chiaramente come fuori luogo e così da un anno a questa parte si è iniziato a ratificare la Nuova Costituzione Cubana, cambiata per la verità innumerevoli volte fino ad arrivare a quella votato dal popolo domenica 24 febbraio.
Per dirla tutta resta una costituzione a cavallo tra modernità e vecchie reminiscenze del passato: basti pensare che sono stati reinseriti tutti i riferimenti al Partito Comunista Cubano come “la più alta forza dirigente della società e dello Stato”.
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Contemporaneamente però la nuova Costituzione garantisce qualsiasi libertà di espressione e di professione religiosa e introduce il concetto di proprietà privata per la prima volta nella sua storia.
E’ in campo ambientale dove però la Nueva Constitución de Cuba dimostra tutta la sua modernità, segno di come l’importanza di una nuova economia sostenibile e rispettosa dell’ambiente debba diventare la base su cui costruire una nuova società funzionale. A differenza di Costituzioni ben più antiche (…vedi quella Italiana), il tema ambientale è trattato in maniera orizzontale in tutto il manoscritto, coprendo sia le parti sulla tutela del territorio che per quanto riguarda lo sfruttamento e lo sviluppo delle risorse naturali dell’isola.
Citiamo per esempio l’articolo 11 dove leggiamo che lo stato esercita la sua sovranità “…sull’ambiente e sulle risorse naturali del paese; sulle risorse naturali, sia organiche che inorganiche, delle acque, dei fondali e del sottosuolo dell’area economica marittima della Repubblica, per l’estensione fissata dalla legge, in conformità alla prassi internazionale”.
Come detto precedente il tema ambientale è trattato anche nell’ambito sia economico che nello sviluppo del territorio, cioè nell’articolo 27 che recita:
Lo Stato protegge l’ambiente e le risorse naturali del Paese. Riconosce il loro stretto legame con lo sviluppo economico e sociale sostenibile per rendere più razionale la vita umana e garantire la sopravvivenza, il benessere e la sicurezza delle generazioni attuali e future. Spetta agli organi competenti applicare questa politica.
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Concludiamo con la parte che ci ha colpito di più a chiusura di un paragrafo che sottolinea come il tema ambientale sia uno delle fondamenta di questa nuova costituzione.
E’ dovere dei cittadini contribuire alla protezione delle acque, dell’atmosfera, della conservazione del suolo, della flora, della fauna e di tutto il ricco potenziale della natura.
Questo per noi di Teleambiente è forse il passo più importante di tutta la costituzione, l’idea che le risorse naturali siano considerate un “potenziale” da poter sfruttare in maniera coerente ma contemporaneamente vada difeso, protetto e conservato, e questo dovere spetta sì allo Stato ma soprattutto ai cittadini, contestualizzando quindi la responsabilità delle persone nella tutela e difesa del territorio .Un territorio visto quindi come risorsa dove costruire un futuro sostenibile, per il presente ma soprattutto per le generazioni future.
TESTO INTEGRALE DELLA COSTITUZIONE CUBANA